(Il Romanista - E.Masetti) - Il manager e il papà. In quello che, per ora, dovrebbe essere stato l’ultimo giorno in Italia di Thomas DiBenedetto, atteso a Boston stasera o, al massimo, domani mattina, il presidente in pectore della Roma ha incontrato suo figlio,Thomas jr, a Firenze.
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DiBenedetto incontra Baldini: «Mi piace moltissimo»
(Il Romanista – E.Masetti) – Il manager e il papà. In quello che, per ora, dovrebbe essere stato l’ultimo giorno in Italia di Thomas DiBenedetto, atteso a Boston stasera o, al massimo, domani mattina, il presidente in pectore della...
Un giro per la città, un rapido pranzo insieme, qualche foto. Ma non solo: la visita in Toscana è stata anche - e soprattutto - l’occasione per incontrare dal vivo Franco Baldini: l’ex dirigente giallorosso, che ha lasciato Trigoria nel 2005, si è intrattenuto con DiBenedetto per circa un quarto d’ora. In serata il futuro presidente romanista ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: «Franco Baldini non lo conoscevo, non lo conosco, è uno che conosce davvero bene il calcio. Dunque mi piace moltissimo». Questo al termine di una visita breve ma ricca di contenuti: il magnate americano ha chiesto all’attuale manager della federazione inglese, come già gli aveva anticipato in alcuni contatti telefonici nelle scorse settimane, la sua disponibilità a tornare nella Capitale, con un ruolo di primissimo piano. Baldini ha ascoltato le parole di DiBenedetto, ha detto di essere intrigato dall’avventura romana, ma ha preso tempo per riflettere. Non ne avrà moltissimo, visto che DiBenedetto ha intenzione di mettere a punto gli ultimi tasselli della nuova Roma in tempi brevi. Probabilmente, già dal 15 aprile, il giorno in cui, salvo imprevisti, dovrebbero essere messe le firme sui contratti che consegneranno a lui e ai suoi soci la Associazione Sportiva Roma. L’ultima, per ora, giornata romana di Thomas DiBenedetto è iniziata intorno alle 9.30. Vestito in modo casual, senza cravatta, ha lasciato l’Aldovrandi Palace, il grande albergo che lo ha ospitato in questa settimana, dopo aver fatto il check out, salendo a bordo della sua auto con la scorta al seguito. Arrivato nella sede dello studio Tonucci intorno alle 10, in leggero ritardo rispetto al solito (complice il traffico intenso causa sciopero), è apparso più disponibile e rilassato rispetto alle giornate precedenti. Come lui, sereni anche gli uomini che si sono occupati della sua sicurezza. Dopo oltre un’ora e mezzo di colloquio, DiBenedetto ha salutato tutti ed è partito direzione Toscana. Dove, ad attenderlo, c’erano il figlio e Franco Baldini. Mentre il futuro presidente giallorosso era in viaggio, il suo legale lasciava lo studio e, con una borsa da palestra in mano, spiegava ai giornalisti: «L’operazione di acquisto? Procede tutto bene, tutto secondo quello che era stabilito. Le date emerse in questi giorni saranno rispettate. Il 15 aprile le firme? Sì. Ora lasciatemi andare che ho un allenamento». Il più, quindi, è stato fatto. Queste due settimane serviranno per limare gli ultimi dettagli tecnici, poi DiBenedetto diventerà ufficialmente il presidente della Roma. Ad affiancarlo ci sarà sicuramente Gian Paolo Montali. Il direttore operativo, che già nei fatti svolge il ruolo di direttore generale, dovrebbe firmare un contratto di due anni più opzione per il terzo, ma, anche in questo caso, l’ufficialità sarà data nelle prossime settimane. A lui, che ha incontrato DiBenedetto due giorni fa ricevendo ancora investiture sul suo ruolo nel presente e nel futuro, in queste ore, il compito forse più difficile: cercare, insieme a Montella, di isolare la squadra da tutte le vicende societarie, visto che domani contro la Juventus c’è una partita fondamentale da vincere. DiBenedetto non la vedrà dal vivo: sarà allo stadio solo quando la Roma sarà ufficialmente di sua proprietà, nel frattempo meglio continuare a lavorare a riflettori - per quanto possibile - spenti. Ecco allora come si spiega l’incontro, avvenuto mercoledì, tra lo stesso DiBenedetto e Walter Sabatini, l’uomo che, con Baldini, dovrebbe occuparsi dell’area tecnica. In molti lo danno vicinissimo alla Sampdoria, ma non c’è dubbio che, a parità di offerta, l’ex ds del Palermo possa scegliere Trigoria. Leggermente diversa è invece la situazione di Franco Baldini. Il manager toscano non è uno abituato a lasciare le cose a metà, per questo vorrebbe concludere nel migliore dei modi il suo rapporto con la federazione inglese. L’idea sarebbe quella di lasciare al termine di Euro 2012, ma DiBenedetto punta a farlo arrivare a Roma il prima possibile, per creare, con Montali e Sabatini, uno staff dirigenziale di primissimo livello. Per questo gli è stato chiesto un impegno immediato e nelle prossime settimane arriverà la sua risposta, che, chi lo conosce bene, definisce come affermativa. Non è detto che, fino ad allora, Baldini e DiBenedetto non si sentano: anzi, è molto probabile che i contatti telefonici tra i due si susseguano a partire dalla prossima settimana, in cui il manager americano resterà a Boston. Il suo rientro è previsto oggi da Malpensa o, al massimo, domani mattina anche se c’è chi dice che potrebbe prima passare a Reggio Emilia per vedere come si è sistemato il figlio. Durante la sua visita a Firenze, DiBenedetto ha avuto un contrattempo: si è scheggiato un incisivo, per cui ha anticipato il rientro negli Usa per poter andare immediatamente dal suo dentista di fiducia. Da lì, però, continuerà a lavorare per la Roma che verrà. E, magari, cercherà di trovare anche una casa, visto che la sua intenzione è quella di stabilirsi nella Capitale: «Ho avuto poco tempo per cercare casa, sono riuscito solo a vedere qualcosa nei dintorni dell’albergo - ha detto ai microfoni di Mediaset Premium - Sicuramente prenderò casa a Roma, ma non ho ancora deciso dove». Nell’intervista rilasciata due giorni fa, l’imprenditore ha svelato anche il significato dell’anello che porta al dito: «Questo anello è sentimentale, non riguarda i successi con i Red Sox. È quello della squadra del Trinity College dove gioca mio figlio come interbase, io lì ho portato sette, otto giocatori e hanno vinto il titolo della Division 3 nel 2008. È uno scudetto sentimentale». Per quello vero, DiBenedetto aspetta la Roma
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