(Il Romanista - C.Zucchelli) E’ arrivato a Miami, dopo essere partito da Fiumicino ieri mattina presto, e ha subito voluto vedere la partita. Niente fuso orario, niente stanchezza, niente riposo domenicale: c’era la Roma in tv e l’appuntamento era di quelli che contano.
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Di Benedetto:”Dimenticare subito”
(Il Romanista – C.Zucchelli) E’ arrivato a Miami, dopo essere partito da Fiumicino ieri mattina presto, e ha subito voluto vedere la partita. Niente fuso orario, niente stanchezza, niente riposo domenicale: c’era la Roma in tv e...
Si è seduto sul suo divano con poche e fidate persone, ha apprezzato il primo tempo della Roma, non ha gradito, come tutti del resto, i secondi quarantacinque minuti. Ma lo sguardo di Thomas DiBenedetto, presidente in pectore della Roma, non si ferma ai gol di Krasic e Matri. E’ già rivolto al futuro: «Bisogna dimenticare questa serata e guardare avanti: la Champions è fondamentale». DiBenedetto rilascia questa dichiarazione pochi minuti dopo il fischio finale, utilizzando sempre il “noi”: ci tiene, l’imprenditore americano, a far sapere a tutto l’ambiente Roma (dai giocatori ai tifosi, passando per media e dirigenti) che, pur mancando le firme ufficiali, il suo pensiero, così come quello dei suoi soci, è rivolto tutto al mondo giallorosso, di cui si sente già protagonista e a cui, da mesi, lavora giorno e notte. Quel mondo che, una settimana fa, lo ha accolto facendogli capire di quanta passione sia capace. «Sono convinto – aggiunge DiBenedetto – che giocando come sanno i ragazzi saranno in grado di recuperare i 6 punti che ci mancano per questo traguardo per noi fondamentale». La nuova Roma americana (ieri allo stadio c’erano bandiere made in Usa con il lupetto stampato sopra e cappelli a stelle e strisce) deve per forza ripartire dall’Europa più importante: per il prestigio, ma anche per un puro e semplice motivo economico. Senza i soldi della Champions anche il mercato sarà ridimensionato o, quantomeno, sarà più complicato portare a Trigoria quei campioni necessari a fare il definitivo salto di qualità. Meglio, per ora, non pensarci. E concentrarsi sui giocatori di adesso, da cui la Roma pretende il massimo e da cui bisogna per forza di cose ripartire. Le parole di DiBenedetto, in questo senso, sono chiarissime: «Ci sono ancora sette partite e fortunatamente i risultati delle altre sono stati favorevoli. Adesso tocca ai giocatori dimostrare il nostro valore». Una responsabilità importante per la squadra, che sabato prossimo, nel fondamentale match di Udine, non può più sbagliare. Battere l’Udinese è possibile, lo ha dimostrato ieri il Lecce, non farlo significherebbe andare a meno 9 con possibilità quasi minime di recuperare. La partita del Friuli si giocherà il 9 aprile, la settimana successiva DiBenedetto dovrebbe diventare ufficialmente il presidente della Roma. A Boston lui e i suoi soci firmeranno con Unicredit tutti i contratti e ci sarà l’annuncio che, da mesi, tutti aspettano. Poi mister Tom tornerà nella Capitale e incontrerà per la prima volta i giocatori. Ai quali ribadirà il concetto espresso con forza già ieri notte: «La Champions è fondamentale».
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