Derby infinito verso l'Europa

(Il Messaggero - CURVA SUD P.Liguori) Oggi si gioca la seconda metà della gara di Udine. Se contro il Palermo la Roma non riuscisse a completare il discorso iniziato da Totti, ci troveremmo a fare i conti con l’ennesima occasione sprecata.

Una delle ultime, forse l’ultima. E sarebbe davvero un peccato, proprio nel momento che prende corpo quella nuova proprietà di cui la squadra ha bisogno come l’ossigeno da due anni. E’ momento di voltare pagina e ripartire, a Roma l’hanno capito anche i sassi. Ma non si può archiviare con leggerezza un campionato che può dare ancora obiettivi importanti.

Un posto in Champions, prima di tutto: per l’orgoglio, i conti necessari al rilancio e il godimento - marginale, ma impagabile - di gustarci la reazione laziale, che non manca mai, visto l’ormai evidentissimo complesso dei cugini. Reja l’ha assorbito in appena due anni: così si spiega la protesta per un risultato che, a distanza, gli ha regalato il quarto posto. La corsa è cominciata e dura sei giornate. Un derby infinito. E le prossime due gare saranno decisive dal punto di vista psicologico.

Poi, non va dimenticata la Coppa Italia. Anche in questo caso, piccoli grandi temi simbolici: l’Inter, che vuole tornare a galla; la possibile decima vittoria, che suggellerebbe il primato assoluto in questa competizione; ancora una volta la continuità con quel derby che ha portato all’eliminazione diretta della Lazio. Anche in questo caso, ricche motivazioni per l’orgoglio giallorosso. La squadra di Montella sarà pronta per un finale di stagione così pieno?