(Il Messaggero) «Assolto». Gian Paolo Montali chiama al telefono, nel tardo pomeriggio, Daniele De Rossi che tira, per il momento, un sospiro di sollievo.
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De Rossi niente squalifica
(Il Messaggero) «Assolto». Gian Paolo Montali chiama al telefono, nel tardo pomeriggio, Daniele De Rossi che tira, per il momento, un sospiro di sollievo.
L’Organo di controllo e Disciplina dell’Uefa ha respinto l’esposto dello Shakhtar che aveva chiesto la prova tv per un colpo proibito del mediano giallorosso a Dmytro Chygrynskiy, 24 anni, difensore ucraino della squadra di Lucescu.
Ancora, però, non si può avere la certezza che il centrocampista giocherà la gara di ritorno degli ottavi di Champions, l’8 marzo a Donetsk. Perché, entro martedì, il club ucraino potrà insistere presso il Jury d’Apel dell’Uefa, sempre a Nyon. Se lo Shakhtar farà appello, la Roma avrà tempo sino a giovedì per presentare le controdeduzioni. La nuova sentenza ci sarebbe venerdì, a quattro giorni dalla sfida di Donetsk.
A spingere l’esposto è stato Lucescu in prima persona, caricando l’ambiente (per la verità anche gli avversari) in vista della sfida di ritorno. Decisivo è stato l’intervento dell’avvocato Juan de dios Crespo Perez. Il legale, 51 anni, nato a Madrid e con studio a Valencia, si è subito mosso, su input di Gian Paolo Montali, consigliato dalla Mazzoleni che già in passato aveva apprezzato il lavoro dello spagnolo. Vincente, dunque, la memoria difensiva presentata giovedì mattina, in cui Crespo ha smontato la tesi dello Shakhtar che aveva inviato all’Uefa un filmato della tv ucraina, in cui De Rossi, al 34° del secondo tempo e con la Roma alla ricerca del pari (il risultato era già sul 2 a 3), colpiva con una manata Chygrynskiy prima di un corner. La tesi di Crespo è stata questa: De Rossi cerca di divincolarsi e, per spingere via l’avversario, lo prende in faccia. Non c’è assolutamente violenza in quel gesto. Tant’è vero che Chygrynskiy non è nemmeno caduto. Fondamentale pure la tesimonianza dell’arbitro portoghese Olegario Benquerença che nell’integrazione richiesta del referto ha spiegato di aver visto e bene, come proprio dimostra il filmato. Benquerença era vicinissimo a De Rossi e Chygrynskiy, tanto da giudicare il contatto tra i due come normale fase di gioco.
Così la Disciplinare dell’Uefa ha deciso di non sanzionare il romanista con queste motivazioni: non è stato un episodio violento, tant’è vero che Chygrynskiy non ha riportato lesioni e non è nemmeno finito a terra. Il rischio per De Rossi era una squalifica di tre giornate.
Montali è fiero della strategia della Roma: «Lo sapevamo da martedì, ma abbiamo tenuto il segreto per cercare di tutelare De Rossi prima della gara di Bologna. Lo abbiamo avvertito solo a fine partita. Sono molto soddisfatto. Premiata la nostra memoria difensiva. Era un’azione di gioco. Si spingevano come in tutte le situazioni del genere, dalle immagini si vedeva solo una mano di Daniele che andava verso il volto del giocatore ucraino, rimasto in piedi».
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