(Il Romanista-C.Zucchelli) Uno giocherà di sicuro dall’inizio, l’altro entrerà con ogni probabilità a partita in corso, anche se con Ranieri, fino all’ultimo, non si può mai sapere. Entrambi però hanno in mente un solo obiettivo: vincere.
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De Rossi: «Magari vincemo….»
(Il Romanista-C.Zucchelli) Uno giocherà di sicuro dall’inizio, l’altro entrerà con ogni probabilità a partita in corso, anche se con Ranieri, fino all’ultimo, non si può mai sapere. Entrambi però hanno in mente un solo obiettivo: vincere.
Perché pure se uno è alla Roma da sempre (e per sempre) e l’altro è arrivato solo qualche mese fa, su certe cose non ci sono differenze.
Daniele De Rossi e Adriano si sono avvicinati a una delle partite più importanti della stagione con serenità. Ieri mattina, a Trigoria, si sono sfidati sui calci di punizione e quando Daniele ha piazzato un bel destro a giro sotto al sette, l’Imperatore prima ha battuto le mani poi ha mimato il gesto di pulirgli lo scarpino. Il tutto davanti agli occhi di Ranieri che, divertito, osservava la scena: «Voi pensate che i giocatori siano tutti di cattivo umore - dirà qualche minuto più tardi in conferenza stampa - ma vi posso assicurare che nello spogliatoio c’è allegria e serenità». Questo però non toglie che tutti sentano avvicinarsi la tensione per la sfida contro la squadra di Reja. Avvicinato da alcuni tifosi all’uscita del Bernardini, dopo aver firmato autografi, De Rossi si è limitato a una frase, anche se piuttosto significativa: «Il derby? Magari lo vincemo». Cinque parole, che riassumono in pieno lo stato d’animo del centrocampista giallorosso, stasera capitano vista l’assenza di Totti.
È vero, Daniele non sente più il derby come negli anni passati, o perlomeno cerca di tenere a bada la tensione. Ma poi basta un atteggiamento, una giocata, una cosa anche all’apparenza insignificante, che la partita diventa diversa da tutte le altre. Come dimenticare, tanto per citare l’esempio più recente, l’esultanza dopo la vittoria nel derby di andata in campionato? Quella corsa sotto la Sud, quell’abbraccio alla sua gente dopo essersi arrampicato sul cancello giallo... Cose da brividi, cose da romanisti veri.
Diverso è il discorso per Adriano. Il brasiliano in campionato vide il successo dei compagni dalla panchina, ma fu uno dei più attivi nei festeggiamenti. Soprattutto dopo il primo gol, quello di Borriello, fu preso "a calci" e a schiaffi in testa dagli altri calciatori: il primo della lista, neanche a dirlo, fu proprio Daniele. Il rapporto tra i due è ottimo: De Rossi è stato uno dei giocatori che l’Imperatore ha sentito telefonicamente prima di arrivare a Roma ed è con lui che, spesso e volentieri, si vede fuori dal campo. Hanno soltanto un anno di differenza e renderli così uniti è una maturità incredibile per la loro età, dovuta al fatto che, fin da giovani, sono stati costretti a guardare la vita davvero in faccia. Stasera però tutto questo non conterà: passato e futuro vanno messi alle spalle, perché c’è solo il presente. E quando il presente si chiama Lazio c’è solo una cosa da fare: batterla.
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