(Il Romanista) «Ci vuole tempo. Con Spalletti abbiamo iniziato a giocare bene dopo Natale». È ancora una volta Daniele De Rossi, con chiarezza e semplicità, a fotografare il momento della Roma.
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De Rossi: «Abbiamo bisogno di altro tempo»
(Il Romanista) «Ci vuole tempo. Con Spalletti abbiamo iniziato a giocare bene dopo Natale». È ancora una volta Daniele De Rossi, con chiarezza e semplicità, a fotografare il momento della Roma.
Ai microfoni di Sky Daniele non nasconde le difficoltà di questa stagione «arrivare terzi sarebbe un miracolo sportivo» ma invita tutti a «continuare a lavorare su questa strada». «Bisogna continuare su questo percorso, dobbiamo continuare a migliorare e a lavorare per raggiungere questa identità che stiamo cercando. È difficile - aggiunge De Rossi - tirare fuori adesso gli obiettivi e cercare di scoprire quale sarà la nostra posizione a fine anno, proprio perché è tutto nuovo. Anche perché vedo squadre come la Juve, che è prima in classifica e che sta facendo benissimo, e loro sono i primi a dire che lottano per lo scudetto. Quindi aspettiamo. Credo che se questa squadra arrivasse tra le prime tre farebbe un miracolo sportivo».
Le difficoltà che sta incontrando la Roma di Luis Enrique ricordano per certi versi quelle che, sei anni fa, si trovò ad affrontare la prima Roma di Luciano Spalletti. De Rossi lo conferma: «Anche lui ha portato qualcosa di nuovo, di bello. Ha fatto giocare questa squadra molto bene. La cosa che mi fa ben sperare è che, con lui, abbiamo iniziato a giocare veramente bene dopo Natale. Questo dimostra ancora di più che a volte c’è bisogno di tempo».
De Rossi è uno dei veterani di un gruppo profondamente rinnovato dopo l’ultima campagna acquisti. «Credo che io abbia la responsabilità nei confronti di tutti di dimostrare sempre che sono un professionista e di curare tutti gli aspetti della mia professione, come sto facendo quest’anno - aggiunge - Toccando ferro, non ho saltato neanche un minuto e questo lo devo all’allenatore, ai tifosi, ai compagni giovani, ma anche a quelli della mia età. Sicuramente quelli giovani vanno aiutati quando le cose non vanno bene e vanno sostenuti perché sono tutti molto bravi. Un nome? Pjanic. Nonostante sia veramente un bambino, ha una personalità, un carattere e un carisma da veterano e credo che bisognerebbe tenerselo stretto».
L’intenzione della Roma è quella di tenersi stretto anche lui, nonostante un rinnovo contrattuale che tarda ad arrivare. Le trattative proseguono in silenzio e De Rossi non ne parla. Si sofferma però su quello che significa per lui la maglia che indossa da sempre: «È una fortuna che hanno in pochi e che possono mantenere in pochi. Già fare una sola stagione nella propria città, dove si ha sempre tifato, è una fortuna che hanno in pochi. Riuscire a fare tutta la trafila e diventare giocatori di una certa importanza è qualcosa di unico». CZ
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