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Damiano: «Vogliamo vincere almeno un trofeo»

(Il Romanista-D.Giannini) «L’ambizione è quella di giocarcela fino in fondo in ogni competizione. Dobbiamo restare in corsa e cercare di portare a casa almeno un trofeo». Christian Damiano fissa gli obiettivi.

Redazione

(Il Romanista-D.Giannini) «L’ambizione è quella di giocarcela fino in fondo in ogni competizione. Dobbiamo restare in corsa e cercare di portare a casa almeno un trofeo». Christian Damiano fissa gli obiettivi.

Il vice di Claudio Ranieri lo fa in una lunga intervista rilasciata al sito francese “footmercato”. Nella quale parla di tutto: del passato, del futuro, delle ambizioni della squadra, del rapporto con i suoi connazionali Mexes e Menez e, ovviamente, del suo rapporto con il tecnico giallorosso. «Il rapporto con lui va benissimo. Stiamo lavorando coerentemente con quello che ci eravamo prefissi. Quindi per ora va tutto bene».

Anche perché finalmente la Roma sembra aver cominciato a viaggiare come avrebbe dovuto fin dalla prima giornata. Perché non è stato così? Damiano dà la sua spiegazione: «Nella prima parte di stagione siamo andati male rispetto a quella scorsa. Credo che il motivo sia da ricondursi al contraccolpo di aver terminato lo scorso campionato al secondo posto (e ad un passo dallo scudetto, ndr), di essere arrivati in finale di Coppa Italia e di essere arrivati a giocarci la Supercoppa. Quindi deve esserci stata una piccola caduta di motivazioni al momento della ripresa. Detto questo, siamo di nuovo qua, abbiamo lo stesso numero di punti della scorsa stagione. Non solo, siamo anche qualificati per gli ottavi di Champions League, che per noi è molto importante. E poi siamo ancora in lizza in Coppa Italia». Tanti appuntamenti che aspettano la formazione giallorossa, ma Damiano non snobba nessuna competizione: «Dobbiamo cercare in ogni modo di conquistare un trofeo ». Anche se ci potrebbe essere un occhio di riguardo per l’Europa: «Ora diventa più difficile per tutte le squadre. Intanto abbiamo questa doppia sfida con lo Shakhtar Donetsk, che è una squadra molto buona. Loro sono una formazione che è in costante crescita negli ultimi anni. Si deve prima superare questo ostacolo, poi verranno gli altri. Quel che è certo è che speriamo di andare il più lontano possibile. Il difficile sarà farsi trovare pronti per quella data, perché nel frattempo c’è il campionato e pure la Coppa Italia. Molto dipenderà dallo stato di forma del momento ».

Già, il campionato, che sembrava scappare via e nel quale, invece, si è tornati in corsa dalla trasferta di Milano. «Quello di quest’anno è un torneo più aperto rispetto a quello scorso, nel quale c’era una squadra, l’Inter, che ha dominato tenendo un’altissima velocità di crociera. Quest’anno c’è il Milan, che non è una sorpresa visti gli acquisti fatti in attacco. Ma dietro c’è un gruppo di squadre che gli contenderanno i titolo. Ripeto, un campionato molto più aperto e, forse, più equilibrato». Un gruppo di squadre, tra le quali per un po’ c’è stata anche la Lazio. A chi gli domanda dello spirito del derby, Damiano spiega: «Ogni volta ci si gioca mezza stagione. La Roma è ancora la squadra dalla città. E la Lazio è il club della regione». Il francese Damiano non può non parlare anche dei suoi connazionali giallorossi: Mexes e Menez. «Sono felice per Philippe, che è il più vecchio dei due. Ha meritato pienamente la riconquista della maglia della nazionale. E’ tra i migliori difensori del campionato italiano, e quindi d’Europa e del mondo. Sta avendo un grande rendimento, è maturato. E’ senza dubbio molto più concentrato. Menez? E’ passato attraverso auna situazione complicata. Non è stato facile arrivare in Italia a soli 20 anni e alle spalle non tantissime partite del campionato francese. E’ senza dubbio una situazione difficile. Ma lentamente e con pazienza, è tornato ad alti livelli. E’ un po’ quello che è successo con Gourcuff. Lui è stato costretto a tornare in Francia. L’Italia non ha pazienza di aspettare i giovani. Ora Jeremy va benissimo ed è fondamentale durante le partite ». Eppure lo scorso anno, nel momento peggiore, ha rischiato di andarsene: «Io l’ho convinto a restare – rivela Damiano -. Se lasciava noi, era difficile capire dove potesse andare. Tra noi c’era un buon rapporto e un progetto di lavoro nel tempo, alla fine sono riuscito a convincerlo ed è rimasto. Credo che la sua sia stata una decisione saggia». A proposito di possibili partenze, cosa ne sarà di Mexes? Damiano sulla questione del rinnovo di Phil non si sbilancia: «Non so quale sia la situazione al momento. Non posso dire di più».