(Il Tempo - M.De Santis) - Le carte non c'entrano, il quarto derby di fila che si colora di giallorosso sì.
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Da Arnold alla «manita» sfottò infinito
(Il Tempo – M.De Santis) – Le carte non c’entrano, il quarto derby di fila che si colora di giallorosso sì.
La Roma romanista martello, quella laziale incudine: e lo scherzo, come recitava uno striscione della Nord ai dirimpettai della Sud ai tempi della quaterna di Eriksson, continua. Così come la godereccia saga, inaugurata subito dopo il derby del 18 aprile 2010, di scritte sui muri giallorosse basate sulle disgrazie biancocelesti. Da ieri è diventata una trilogia alla Guerre Stellari. Dopo «Lo tira Floccari», sono arrivati gli ultimi due nuovi episodi: «La spazza Radu» e «La salva Biava». Non può mancare neanche lo sfottò musicale. La hit più gettonata dei juke box romanisti è «Poker Face» di Lady Gaga. Ogni riferimento al quattro su quattro nelle ultime stracittadine non è per niente casuale. Anche il giochino delle somiglianze applicato su Simplicio regala altri spunti. Il retrogusto, in questo caso, è molto anni 80. Un derby vinto, però, passa sopra ogni tipo di revival. Battute come «Vi ha purgato pure Arnold» e »Vi saluta Sammy Barbot» riportano sulla cresta dell'onda i «sosia» di Simplicio. Se la «manita» (senza pollice) alla De Rossi è il gesto cult della festa giallorossa, le radio impazzano di prese in giro. Una di queste prende spunto da Adriano: «Avremo vinto pure facendo giocare un tempo a Masciarelli». Il grande libro degli sfottò ringrazia sentitamente.
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