rassegna stampa roma

Cori e bombe carta contro la Roma

(Il Romanista – C.Zucchelli) – «Noi non ci aspettiamo solo vittorie. Noi vogliamo che voi diate il massimo per questa maglia». È questo il senso del discorso che sette tifosi hanno fatto a Marco Borriello e Jhon Arne Riise, in...

Redazione

(Il Romanista - C.Zucchelli) - «Noi non ci aspettiamo solo vittorie. Noi vogliamo che voi diate il massimo per questa maglia». È questo il senso del discorso che sette tifosi hanno fatto a Marco Borriello e Jhon Arne Riise, in rappresentanza di tutta la squadra.

Con loro, i direttori romanisti Conti, Montali e Pradè, e Tonino Tempestilli. I due giocatori hanno promesso «di dare sempre il massimo», i dirigenti hanno garantito che a Trigoria nessuno si tira indietro. Sono le 13.35 di un sabato di follia. Il confronto tifosi-giocatori-società è andato in scena all’interno del Bernardini, fuori la situazione tornava lentamente alla normalità dopo che, per un paio d’ore, si erano vissuti momenti di forte tensione nel piazzale antistante il centro tecnico. Bilancio degli scontri con le forze dell’ordine: 3 persone fermate, una arrestata (e sottoposta a Daspo di 5 anni, mentre un altro lo ha avuto di due anni) e 2 feriti.

ORE 10:30 I primi tifosi arrivano a Trigoria. Bandiere non ce ne sono, sciarpe e striscioni neanche. Nessuno canta, ci si guarda intorno, qualcuno legge il giornale, qualcun altro va al bar dall’altro lato della strada a fare colazione. In tutto ci sono circa 100 persone. A controllare la situazione un paio di camionette della polizia mentre gli steward di Trigoria si preoccupano dell’operazione di filtraggio. Secondo le forze dell’ordine «tutto dovrebbe svolgersi nel modo più tranquillo possibile».

ORE 11 I tifosi aumentano, sono oltre 150. A presidiare Trigoria ci sono 2 blindati della polizia e 3 dei carabinieri. Molti tifosi intendono rimanere a Trigoria anche per il derby Primavera in programma alle 14.

ORE 12 I tifosi sono ormai 300. La situazione è sempre più tesa. Alle 12:12 ha inizio la vera e propria contestazione con cori contro la squadra: "C’avete rotto er..." e "La nostra fede non va tradita, mercenari, mercenari". Vengono lanciati decine di petardi, i tifosi rompono gli argini delle transenne, mentre i tre blindati sul piazzale fanno disperdere la folla che si ricongiunge nello spiazzale davanti al bar. Nel frattempo escono dal Bernardini De Rossi e Vucinic, ma nessuno li riconosce.

ORE 12:35 Inizia la conferenza stampa di Ranieri. Ma la maggior parte dell’attenzione è rivolta a quello che sta succedendo fuori. Vengono fermate quattro persone. Uno sarebbe stato identificato per il lancio delle bombe carta, una delle quali ha colpito al polpaccio un poliziotto ferendolo, mentre un altro sarebbe stato ferito durante le cariche di alleggerimento delle forze dell’ordine. Al termine della conferenza stampa Elena Turra, responsabile ufficio stampa della Roma, comunica che per motivi di sicurezza il derby Primavera si giocherà a porte chiuse.

ORE 12:45 Arriva il pullman della Lazio Primavera scortato dalla Polizia. Arriva anche l’ambulanza per soccorrere il poliziotto ferito. Prima dell’arrivo dell’ambulanza il poliziotto era stato medicato dal dottor Pengue. Altri 7 poliziotti hanno avuto bisogno di cure mediche, seppur lievi.

ORE 13:20 Arrivano due auto della Digos, sette tifosi entrano all’interno del Bernardini per incontrare dirigenti e giocatori. Il confronto dura circa un quarto d’ora, si chiede alla squadra attaccamento alla maglia e massimo impegno. Nel frattempo, la Questura fa sapere che «non c’è nessun problema di sicurezza e ordine pubblico per un regolare svolgimento del derby Primavera Roma-Lazio, in programma a Trigoria». A Trigoria arriva anche il Questore Tagliente.

ORE 13:35 I tifosi che hanno parlato con giocatori e dirigenti escono dal Bernardini. Sono ormai solo una trentina le persone rimaste nel piazzale antistante Trigoria.

ORE 16:40 Il pullman della squadra lascia Trigoria direzione Fiumicino. E’ scortato da due blindati e da due moto delle forze dell’ordine. I dieci tifosi ancora presenti gridano: "Vergogna".

ORE 17 Il pullman arriva a Fiumicino. Per timore di contestazioni, i giocatori sono entrati da un’uscita secondaria e sono stati scortati fin sotto l’aereo.

Alle 17.45 il volo AZ1391 decolla direzione Genova. La Roma si lascia alle spalle una giornata difficilissima