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Conti: «Oggi come con Spalletti»

(Il Romanista – F.Paniccia) – La Roma sempre al primo posto. E’ la storia di Bruno Conti che lo dice. Per la Roma ha fatto tutto, calciatore, allenatore, dirigente, settore giovanile.

Redazione

(Il Romanista - F.Paniccia) - La Roma sempre al primo posto. E’ la storia di Bruno Conti che lo dice. Per la Roma ha fatto tutto, calciatore, allenatore, dirigente, settore giovanile.

L’ha sposata dal 1973, ha vissuto tanti cambi societari e oggi è tornato ad occuparsi di settore giovanile. «Continuo a fare ciò che facevo prima - ha detto in un’intervista al "Corriere laziale" in edicola oggi - e sono assolutamente contento del lavoro che svolgo. Da parte mia ho sempre amato il settore giovanile, questo è il mio mondo e sono contento di viverlo giorno dopo giorno. Chi ha parlato, maliziosamente, di un mio ridimensionamento in società, ci teneva probabilmente solo a spargere veleni». Tante cose sono cambiate rispetto all’era Sensi: «Sì, si è visto da subito, anche se vedo elementi di continuità, a partire dalla scelta dell’allenatore. Ricordo che nel 2005 andammo in trasferta ad Udine, ad affrontare una squadra che in quella stagione ottenne la qualificazione in Champions, ero in panchina e venne Spalletti a salutarmi. Io già lo seguivo da tempo, poi dopo quel match è maturata la decisione, assieme a Daniele Pradè, di portarlo a Roma per offrire una ventata di gioco e di divertimento, per cambiare l’ambiente. Rivivo un po’ le stesse sensazioni». Con Conti e tutto il suo staff tecnico il settore giovanile negli ultimi anni è e s p l o s o . L’ u l t imo successo è quello d e l l a P r i m a v e r a c ampione d’ I t a l i a con un gruppo molto giovane rispetto agli avversari:

«Credo che quando un nuovo allenatore arriva in un club, per prima cosa voglia valutare che tipo di rosa può avere a disposizione. Molti giovani della Primavera questa estate sono partiti per il ritiro con la prima squadra, da Viviani a Verre, è stato un piacere ascoltare i commenti positivi di Luis Enrique, che continua sempre a tenere d’occhio questi ragazzi che sanno bene di essere tenuti in grande considerazione». La Roma ha costruito molte squadre competitive in Serie A negli ultimi anni, capaci anche di sfiorare la conquista dello scudetto. Queste rose sono state allestite con giocatori di gran livello, arrivati nella capitale grazie agli scambi con i ragazzi del settore giovanile: «Nella Roma questa politica è iniziata… con Bruno Conti. Il primo anno di Primavera ho esordito nella massima serie e poi sono andato in prestito al Genoa: grande campionato e promozione in Serie A. La Roma però era interessata a Pruzzo, che costava caro, avendo già realizzato tantissimi gol in rossoblù. In quel momento il Genoa ha chiesto di prolungare il mio prestito e quindi c’è stato questo scambio, e tutti sappiamo cosa ha fatto poi Pruzzo nella Roma. Per cui anche questo è il nostro lavoro. A volte un giocatore può non essere da Roma ma può farsi comunque strada nei professionisti, e così questi scambi servono per prendere altri giocatori più funzionali alla causa. Anche quest’anno dopo aver vinto lo scudetto Primavera sono arrivate moltissime richieste da altri club, questa è una grandissima soddisfazione».