rassegna stampa roma

Come un anno fa, anzi meglio. Scudetto, si può

(Il Romanista – D.Galli) Abbiamo la stessa classifica di un anno fa. Ma i punti che ci dividono dalla capolista dopo la ventesima giornata sono 6, contro gli 11 del 2010. Non solo. Ben quattro scontri diretti su cinque li disputeremo in...

Redazione

(Il Romanista - D.Galli) Abbiamo la stessa classifica di un anno fa. Ma i punti che ci dividono dalla capolista dopo la ventesima giornata sono 6, contro gli 11 del 2010. Non solo. Ben quattro scontri diretti su cinque li disputeremo in casa. Lo scudetto è lì. E ci reclama.

D’accordo. La Roma non sarà irresistibile come il Barcellona. C’è voluto un autogol per battere il Cesena, che non èpropriamente il Brasile di Pelè. Però i numeri dicono che non serve un’impresa per conquistare lo scudetto. Basterebbe restare uniti, evitando di generare inutili tensioni. Al "Romanista", Venditti ha chiesto alla squadra di «stringere un sorta di"patto costituzionale", un patto di "unità romanista" fino a giugno». Il padre dell’inno della Roma ha perfettamente ragione.

Mai come stavolta la Roma può farcela. L’anno scorso, avevamo 35 punti. Quest’anno, idem. Solo che mentre 365 giorni fa, la distanza dall’Inter era tale - 11 punti - da non consentire almeno all’inizio voli pindarici, adesso sognare non solo è lecito. È doveroso. Tra noi e il Milan ci sono 6 punti. Anzi, 5. Perché gli spareggi non sono più contemplati. In caso di arrivo a pari punti, contano gli scontri diretti. E il primo coi rossoneri, peraltro a Milano, già ce lo siamo assicurato. Già, gli scontri diretti. La situazione è questa. La Roma havinto (1-0) con il Milan, con l’Inter (1-0) e con la Lazio (2-0) e ha pareggiato a Torino con la Juve (1-1). Ha perso solo con ilNapoli (2-0) al San Paolo. Almeno fino al 20 marzo, giorno di Fiorentina-Roma, il cammino è discesa.

Il Cagliari, sabato all’Olimpico, va preso con le molle. Ma per una squadra che vuole vincere il titolo, non può rappresentare un ostacolo insormontabile. Lo stesso dicasi per gli incontri successivi: con il Bologna fuori casa e con il Brescia in casa. L’unico impegno realmente proibitivo sarà alla 24esima giornata con l’Inter. Poi, però, la Roma avrà il Napoli. Avversario tosto, certo. Ma giocheremo in casa, nel fortino Olimpico, nello stadio dove finora abbiamo raccolto sette vittorie, due pareggi e zero sconfitte. Zero. La Roma è l’unica squadra di Serie A a non avere mai perso davanti al proprio pubblico. Dopo il Napoli, in calendario c’è il Genoa a Marassi. Non sarà una partita semplice, ma nemmeno impossibile. In ogni caso, anche qualora la Roma non riuscisse a tornare con i 3 punti, dopo avrebbe altri tre incontri decisamente più semplici. Il primo con il Parma all’Olimpico, il secondo a Lecce, il terzo con la Lazio. Qualcuno potrebbe obiettare che con la Lazio non può mai essere un incontro semplice. Sbagliato. Questa Roma non deve temere Milan e Inter, figuratevi una squadretta finita lassù per caso. Questa è la stessa Roma di un anno fa senza Toni, ma con Borriello, Adriano e Simplicio. È la stessa Roma che ha rimontato 14 punti all’Inter e che non ha vinto lo scudetto peruna notte da Pazzi(ni). È la stessa Roma che dopo la ventesima giornata aveva 11 punti dalla capolista. Adesso sono 6. Come si fa a non credere allo scudetto?