(Il Tempo - A.Austini) Finalmente Lamela. La Roma piazza il colpo e avverte i rivali: i nuovi proprietari fanno sul serio ancor prima di acquistare la società. Il famigerato «closing» è slittato al 25-26 luglio ma DiBenedetto verrà presentato in anticipo il 14 a Trigoria: farà la spola con Boston e tornerà in tempo per firme e assemblea.
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Colpo grosso
(Il Tempo – A.Austini) Finalmente Lamela. La Roma piazza il colpo e avverte i rivali: i nuovi proprietari fanno sul serio ancor prima di acquistare la società. Il famigerato «closing» è slittato al 25-26 luglio ma DiBenedetto verrà...
Intanto dalle 15.30 di ieri il talento argentino inseguito da tutto il mondo è giallorosso. «Sono felice, forza Roma!» dice il timido Lamela. La fumata bianca è arrivata al termine di due giorni e mezzo di trattative nella Capitale, a suggello di un affare decollato molto prima. Sabatini conosce Lamela da quando era un ragazzino, l’ha visto giocare e crescere durante i suoi ripetuti viaggi in Sudamerica.
Lo scorso maggio ha avviato l’operazione per presentarsi al suo futuro presidente DiBenedetto e ai tifosi con un ragazzo che fa sognare. Negli ultimi giorni ha dovuto battere la concorrenza di Inter, Napoli, Manchester City e un altro paio di club inglesi. Baldini, un altro che i giovani li sa «vedere» prima, ha avallato sin dall’inizio l’acquisto di Lamela. Nei suoi occhi – si sono detti i due dirigenti – c’è lo sguardo del campione. Roma lo ha scoperto dal vivo soltanto ieri, quando il giovanissimo argentino, 19 anni, si è presentato prima nello studio legale Tonucci per mettere l’«autografo» sul contratto, poi al Gemelli per le visite mediche.
Niente annuncio ufficiale: Lamela aspetta di ottenere il passaporto spagnolo entro luglio e la Roma dovrà quindi pazientare ancora per tesserarlo, visto che la Lega Calcio ha dato parere contrario (ma si studia un ricorso) sul posto da extracomunitario liberato in teoria dalla partenza di Adriano a marzo. Luis Enrique, però, non potrà iniziare subito a plasmare il talento di Lamela, che oggi o al massimo domani tornerà in Argentina per poi aggregarsi alla nazionale Under 20 impegnata nel Mondiale di categoria in Colombia da fine luglio.
La finale della competizione (a cui parteciperà anche Nego con la Francia) è in programma il 20 agosto e la Roma dovrà «gufare» la Seleccion dei giovani se spera di abbracciare il suo nuovo acquisto in anticipo. Lamela ha «sposato» il club giallorosso con un contratto quinquennale: lo stipendio, premi esclusi, partirà da un milione di euro netti e salirà fino a 1.6 nell’ultimo anno dell’accordo. L’investimento più sostanzioso è stato fatto sul cartellino, come vuole la strategia scelta dagli americani: alla fine Lamela costerà poco più di 19 milioni di euro, tra i 12 più 2 di bonus al River, il 25% di tasse e altri 2 milioni di commissioni.
Per le firme nello studio Tonucci si sono riuniti Sabatini, Fenucci, l’avvocato e consigliere Baldissoni, raggiunti dal presidente del River Passerella, il segretario Bravo e il legale Crespo. Lamela, accompagnato dal papà e i due procuratori Paz e Rebasa, è stato fatto entrare da una porta secondaria e scortato all’uscita dagli uomini della sicurezza e dal dirigente Tempestilli. «Ci siamo» l’annuncio di un sorridente Passarella alle 16. Oltre alle visite, concluse in tarda serata e superate senza problemi, prima di rinchiudersi nel suo «albergo-bunker» Lamela ha avuto tempo di vedere da fuori l’Olimpico, scattarsi una foto sul ponte Duca d’Aosta e ricevere in regalo da Tempestilli due maglie di Totti. Un primo approccio con il suo nuovo compagno. Uno che parla la sua stessa lingua in campo.
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