(Il Romanista - D.Galli) Colpo di scena. Non due. E nemmeno tre. A quanto risulta a Il Romanista, il numero esatto sarebbe cinque.
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Cinque offerte per l'AS Roma!
(Il Romanista – D.Galli) Colpo di scena. Non due. E nemmeno tre. A quanto risulta a Il Romanista, il numero esatto sarebbe cinque.
Tante sarebbero le offerte vincolanti giunte a Rothschild per l’As Roma. Oltre ad Angelucci e alla cordata americana guidata da mister DiBenedetto, c’è anche il fondo Aabar. Ma pure - sorpresa - altri due soggetti. Un gruppo francese con una partecipazione russa e un secondo investitore arabo. È stata una giornata intensissima.
Alle 18 scadeva la deadline per le offerte vincolanti. Se ne attendevano un paio, quella americana e quella di Angelucci. Con l’incognita Aabar: c’è o non c’è? Dopo mesi di assoluto black out informativo, abbiamo la risposta: c’è. Il progetto del fondo di Abu Dhabi, che in questa vicenda è assistito dallo studio legale Dla Piper, prevede tra i 140 e i 150 milioni di euro per l’acquisto, più una somma imprecisata, ma definita «discreta», per il futuro aumento di capitale. La proposta sarà formulata attraverso una società lussemburghese, la Claraz Sa. Sembra che il referente in Italia dell’offerta sia l’ex Deputy CEO di Unicredit, il banchiere svizzero Sergio Ermotti.
E le altre due proposte note? Quella di Angelucci prevederebbe 100 milioni per Piazza Cordusio, più altri 100 da destinare all’offerta pubblica d’acquisto e al rafforzamento dell’organico. Quanto all’offerta della cordata americana guidata da Thomas Richard DiBenedetto, le cifre sarebbero quelle circolate negli ultimi giorni: tra i 120 e i 130 milioni alla banca, più un’altra cifra considerevole per l’Opa. Unicredit, in questa ipotesi, resterebbe con una partecipazione rilevante nel capitale dell’As Roma, salvo poi venderla a uno o più imprenditori. Si dice, italiani. La vera, assoluta, novità è rappresentata dalle altre due proposte. Una sarebbe araba. Qualcuno sostiene che si tratti dell’ex patron di Wind, Naguib Sawiris. Un’altra sarebbe riconducibile a un soggetto francese, con una partecipazione russa. Ma di chi si tratta? Per ora non si sa.
Di ufficiale, per adesso, c’è solo il comunicato diffuso in tarda serata da Italpetroli:«Su richiesta della Consob - si legge - Compagnia Italpetroli S.p.A. rende noto che in data odierna, nell’ambito del processo di cessione della partecipazione di controllo in AS Roma S.p.A., sono state ricevute e sono in corso di ricezione le offerte vincolanti. Tali offerte saranno nei prossimi giorni oggetto di esame da parte di Compagnia Italpetroli S.p.A. assistita dai propri advisor. L’esame delle offerte vincolanti avverrà sulla base di criteri non solo quantitativi ma anche qualitativi. Allo stato, anche nel rispetto degli obblighi di riservatezza assunti nei confronti dei potenziali acquirenti, non si ritiene di fornire informazioni in ordine al numero delle offerte ricevute ed all’identità dei soggetti offerenti. Ulteriori informazioni saranno rese note solo all’esito della sopra menzionata attività di verifica ».
I tempi saranno brevi. Un incontro tra Rothschild e Unicredit è fissato per giovedì. Piazza Cordusio conta di arrivare alla scelta entro lunedì prossimo. A valutare il progetto migliore saranno Rosella Sensi, il presidente del Cda di Italpetroli, Attilio Zimatore e l’altro membro del Cda, il responsabile del mercato Centro Sud di Unicredit, Antonio Muto. Chi vinceràla gara, andrà a trattativa privata. Entro marzo, l’As Roma dovrebbe avere una nuova proprietà. L’augurio è che chi succederà ai Sensi mantenga il club agli stessi livelli di competitività.
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