rassegna stampa roma

Cinque offerte per la As Roma, dal re delle cliniche al fondo di Abu Dhabi ecco i pretendenti

(Sole24Ore) Due società arabe, una americana, una francese (subito definita ininfluente) e il gruppo Angelucci hanno depositato alla scadenza dei termini un’offerta per l’acquisto della As Roma.

Redazione

(Sole24Ore)Due società arabe, una americana, una francese (subito definita ininfluente) e il gruppo Angelucci hanno depositato alla scadenza dei termini un'offerta per l'acquisto della As Roma.

L'offerta del gruppo Angelucci (attivo soprattutto nel campo della sanità), dovrebbe aggirarsi sui 90 milioni di euro secondo fonti finanziarie sentite dall'agenzia Radiocor. In giornata sono state depositate anche un'offerta da parte della cordata degli investitori americani guidata da Thomas Di Benedetto, assistita dalla banca Piper Jeffrey, PricewaterhouseCoopers e dallo studio legale Tonucci. Ci sono infine due offerte arabe, di cui una del fondo Aabar

 

Italpetroli valuterà le offerte nei prossimi giorni La Compagnia Italpetroli S.p.A, attuale proprietario della società, ha fatto sapere che le offerte saranno nei prossimi giorni oggetto di esame della società e dei suoi advisor. «L'esame delle offerte vincolanti - precisa la società su rischiesta della Consob - avverrà sulla base di criteri non solo quantitativi ma anche qualitativi». Il titolo Roma ha chiuso la giornata di contrattazioni a Piazza Affari con un rialzo dell'1% a 1,206 euro. Ecco chi sono i principali attori in corsa per la conquista del club giallorosso:

Il fondo Aabar Si tratta di un fondo controllato per il 70% dell'International Petroleum Investment Company, a sua volta posseduto per il 100% dal Governo di Abu Dhabi. Tra le operazioni più recenti la cessione del 3,2% di Atlantia a Sintonia e l'acquisto del 4,99% di Unicredit, quota che lo rende primo socio di Piazza Cordusio. Aabar, guidata da Mohamed Badawi al-Husseini è, tra l'altro, nota per essere il maggior azionista, con il 9,1% del gruppo automobilistico tedesco Daimler. Un investimento di 1,95 miliardi di euro che risale alla fine di marzo del 2009. La casa di Stoccarda, a luglio dello stesso anno, ha poi ceduto al fondo dell'Emirato il 3,63% della sua quota del 9,09% nel capitale della californiana Tesla Motors (auto elettriche). In campo finanziario Aabar ha, inoltre, acquistato (aprile 2009) il settore private banking di Aig per 253 milioni di dollari e ha investito nel braccio brasiliano dell'iberica Santander.

Il gruppo Angelucci L'imprenditore quarantenne Gianpaolo Angelucci è noto come il re delle cliniche romane che fanno capo alla holding Tosinvest ma anche come editore di «Libero» e del «Riformista». Il suo nome è stato più volte accostato a quello della Roma, prima nel 2005 (interesse sempre smentito dal diretto interessato, in quel periodo azionista di Capitalia) e poi nel corso del 2010. Tra gli investimenti della famiglia Angelucci non mancano quelli immobiliari come ad esempio lo stabile in via delle Botteghe Oscure a Roma, per circa quarant'anni sede del Partito Comunista Italiano. Nel 2010 l'imprenditore è finito sotto inchiesta a Velletri per una serie di presunte truffe ai danni del servizio sanitario nazionale.

Thomas Di Benedetto Patron della squadra di baseball Boston Red Sox, classe 1950, sposato e padre di cinque figli, ha origini italiane, vive tra Boston e Miami ed è presidente della società di consulenza e d'investimento Boston International Group dal 1983. Nel '71 si è laureato in economia al Trinity College e successivamente ha conseguito un Master in business administration presso l'Università della Pennsylvania (1993). Tra gli incarichi che ha ricoperto, anche le presidenze del fondo di private equity Junction Investors Ltd. (1992) e del consiglio d'amministrazione dell'agenzia di lobbyng, Jefferson Watermann International. Al tempo stesso è managing director della società immobiliare, Olympic Partners.