rassegna stampa roma

Chiusa Dahlia tv: oscurata mezza serie A e tutta la B

(Corriere dello Sport) Poche parole per un grosso problema.

Redazione

(Corriere dello Sport) Poche parole per un grosso problema.

« Da­hlia Tv è spiacente di co­municare che, malgrado ii plurimi tentativi posti in essere al fine di garantire la continuità delle tra­smissioni e quindi di mantenere, seppur par­zialmente, attiva la strut­tura, in relazione al man­cato concretizzarsi di ac­cordi fattivi in tal senso, è costretta a far cessare a fa data da oggi (ieri, n.d.r.) le trasmis­sioni » .

Po­che parole per dire che 150 dipen­denti sono senza lavo­ro, che 270 mila abbo­nati non po­tranno più vedere sul di­gitale terrestre tutta la se­rie B e le partite di Caglia­ri, Catania, Cesena, Chie­vo, Lecce, Parma, Sam­pdoria e Udinese, che la Lega di A perderà proba­bilmente una trentina di milioni. RIUNIONI -Ieri a via Rosel­lini è stato tutto un susse­guirsi di riunioni. Al mo­mento c’è una certezza: ieri è già saltata la tra­smissione di due partite ( Padova- Piacenza e Li­vorno- Ascoli), oggi salte­ranno altre nove gare di B, domani toccherà a quelle di A (Cesena-Chie­vo sul digitale terrestre sarà totalmente oscurata).

Tanto Maurizio Beretta, presidente della Lega di A, quanto Andrea Abodi, capo della B, stanno cer­cando una soluzione. Hanno sollecitato le emit­tenti a proporsi per l’ac­quisto dei diritti tornati nella titolarità dell’orga­nizzazione calcistica. Per la A si è fatta avanti Me­diaset, ImOve e CentroEuropa 7; per la B Media­set e Centro Europa 7. La B potrebbe trovare asilo presso Mediaset. Più complicata la situazione della A. Sky (che sul satel­lite manda anche tutta la B), per avere l’intero campionato ha pagato molto di più delle emit­tenti del digitale terre­stre. Se tutta la A finisse nel portafoglio di Media­set Premium si scatene­rebbe un conflitto tra le emittenti e tra Sky e la Le­ga.

LIQUIDAZIONE -Tanto Be­retta quanto Abodi han­no tifato per la soluzione che Made Filmaster aveva pro­posto: una nuova azienda, con la Lega che riduceva le pretese sui quattrini da incassare e Telecom Ita­lia Media che faceva un sostanzioso « sconto » sul­l’affitto della « banda » . L’intesa sembrava possi­bile. Poi Telecom Italia Media si è sfilata. Franco Bernabè, amministratore delegato di Telecom, ieri ha spiegato:« TI Media non è nelle condizioni di fare ulteriori sacrifici ». Il ministro per lo sviluppo economico, Paolo Romani insiste:« Dobbiamo con­vincere Telecom a fare un piccolo sforzo » .Ma c’è rabbia e delusione. Dice Abodi:« Noi in settimana lavoreremo per riaccen­dere il segnale sul digita­le terrestre e costruiremo soluzioni che proteggano gli abbonati Dahlia. Ma quel che è accaduto è tri­ste e grave, triste per le persone che ora sono sen­za lavoro, grave per le re­sponsabilità di soci che hanno deciso di spegnere un segnale in assenza dieventistraordinari » .