Chiarezza su chi sarà l’allenatore

(Gazzetta dello Sport - VOTO CONTRO di B.Tucci) Questa telenovela del mister che il prossimo campionato siederà sulla panchina di Trigoria sta diventando esilarante.

Ogni giorno una notizia: chi dice Deschamps, chi Luis Enrique, ma niente è sicuro. Come la vogliamo definire una simile commedia? Ora, si dice, che lunedì o martedì prossimo dal vaso di Pandora uscirà il prescelto. I tifosi se lo augurano, perché, temporeggiando, si fa il male della Roma.

La voce del popolo afferma che la squadra deve essere rivoluzionata. Dalla testa ai piedi. E cioè dal portiere all'ultimo degli attaccanti. Se è così, è determinante la scelta dell’allenatore. La rosa giallorossa è ampia: molti giocatori, demotivati, dovranno essere ceduti per lasciare il passo ad altri che abbiano l'entusiasmo per ridare slancio alla Roma. Bene.

Ma se non si fa il primo passo come possono essere compiuti i successivi? Invece, si temporeggia, si perde tempo anche perché in sede societaria la situazione è abbastanza confusa. Non si sa ancora chi comanda o chi dovrebbe comandare in questo periodo di interregno. Sabatini è ancora con le mani legate?

In fondo, è un film che la tifoseria giallorossa ha già visto. Come tutti gli anni o, meglio le estati, si traccheggia e quando si va alla disperata ricerca di quei giocatori indispensabili per la formazione il gioco è stato fatto. Nel senso che i migliori o i disponibili si sono già accasati. E'sempre questa la figura che la Roma vuol fare sul mercato? Oppure si vuole cambiare strada per convincere gli aficionados che spira un nuovo vento? Se è così, se in verità gli americani, padroni del vapore, hanno questa intenzione la evidenzino subito. Senza cincischiare.