(Il Tempo - S.Carina) - Domani sera a Valencia non ci saranno Barusso e Okaka, che martedì sono stati presi di mira da un tifoso (proprio uno) a Trigoria. Si è trattato, soprattutto per il ghanese, di qualche deprecabile e ingiustificabile insulto accompagnato da un calcio all’automobile per non aver accettato i vari trasferimenti proposti dalla Roma e che hanno rallentato il mercato giallorosso.
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Caso Barusso, interviene la società
(Il Tempo – S.Carina) – Domani sera a Valencia non ci saranno Barusso e Okaka, che martedì sono stati presi di mira da un tifoso (proprio uno) a Trigoria. Si è trattato, soprattutto per il ghanese, di qualche deprecabile e...
L’attaccante, invece, se l’è cavata con qualche offesa per essere scappato via senza firmare autografi. Ieri l’agente di Barusso, Giusti, ha definito «sconcertante» quanto accaduto al suo assistito parlando addirittura di «un gruppo di facinorosi», che nessuno ha visto, tanto che Okaka il giorno stesso aveva minimizzato l’episodio, affermando come «non fosse accaduto nulla». Ieri la Roma ha voluto comunque esprimere (giustamente) solidarietà nei confronti dei due calciatori attraverso un comunicato, tenendo a precisare che la presa di posizione di Barusso è del tutto legittima, ma che «il mercato prescinde da lui». Poi «in merito alla presunta, e quindi non verificata, mancanza di disponibilità a firmare autografi, la società annuncia che sono allo studio iniziative che potranno regolamentare tale consuetudine». A Riscone, ad esempio, era stato multato Vucinic per non essersi fermato nella zona deputata agli autografi. Ma per Okaka, in questo caso, la mancanza di disponibilità è solo «presunta». Senza considerare, poi, che martedì era il compleanno dell’attaccante che, finito l’allenamento aveva fretta di tornare a casa per festeggiare insieme alla famiglia.
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