(Il Messaggero-U.Trani) Non c’è ancora la firma di DiBenedetto, ma il suo staff è già operativo. In Italia, in Europa e oltreoceano. I due collaboratori del bostoniano sono Franco Baldini e Walter Sabatini.
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Campioni di scambio
(Il Messaggero-U.Trani) Non c’è ancora la firma di DiBenedetto, ma il suo staff è già operativo. In Italia, in Europa e oltreoceano. I due collaboratori del bostoniano sono Franco Baldini e Walter Sabatini.
A loro due è stato affidata l’area tecnica: dovranno pianificare la restaurazione della rosa della Roma. In sintesi: subito la scelta del nuovo allenatore e a seguire i rinforzi mirati per migliorare l’attuale organico.
Baldini e Sabatini si sono divisi i compiti. Il primo, manager dell’Inghilterra e futuro direttore generale del club giallorosso, si sta occupando dell’allenatore. Ingaggiarne subito uno non è semplice. Dopo aver chiamato il suo amico Guardiola, si è dedicato al pressing su Ancelotti che, vivendo a Londra, è facilmente rintracciabile. L’indecisione di Carlo è nota da tempo. Perché vorrebbe guidare una squadra che partecipa alla Champions. Il Chelsea ancora non lo ha scaricato. Proprio ieri Ancelotti, in attesa della nuova sfida con lo United, ha ammesso: «Qui mi trovo bene e mi piacerebbe rinnovare con il club londinese». Se proprio dovrà dire addio, sa che si può liberare la panchina del Real: Madrid è piazza che lo affascina. Prende tempo. Baldini aveva pensato anche a Capello, un’altra opzione che non si può concretizzare in fretta, essendo il cittì dell’Inghilterra impegnato sino al giugno 2012 con la Federcalcio inglese. L’anno prossimo c’è l’Europeo e Capello non vorrebbe chiamarsi fuori prima. Il giovane Villa Boas del Porto sta prendendo tempo: Baldini ha chiamato pure lui che però non ha alcuna intenzione di decidere subito. Attende novità dall’Inghilterra, per seguire le orme del suo maestro Mourinho. Sono tutti tecnici di primo piano, come indicato da DiBenedetto.
Se Baldini non riuscirà a convincere un grande nome, Sabatini inizierà qualche sondaggio in Italia. Gasperini è nella lista, come Mazzarri: più facile avere il sì dall’ex tecnico del Genoa, senza contratto, che dal tecnico del Napoli, impegnato nella corsa scudetto. Il futuro diesse giallorosso sta muovendosi già da qualche settimana per capire quali allenatori del nostro campionato saranno liberi a fine stagione. Il primo passo deve essere il tecnico, ma Sabatini sa che non può, aspettando che ne sia scelto uno, rimandare alcune operazioni di mercato fondamentali per il nuovo corso. Il suo compito è bloccare alcuni giovani, perché non è ancora sicuro il budget che avrà a disposizione per gli acquisti. Bisogna abbassare il monte ingaggi, puntando sui giovani. La partecipazione alla prossima Champions, «fondamentale» come ripete spesso DiBenedetto, può far lievitare la cifra per gli investimenti.
In questo senso i nomi cambieranno a seconda del piazzamento della Roma in campionato. A parte Buffon che sta forzando la mano per trasferirsi nella Capitale e che quindi può arrivare in ogni caso, gli altri possibili acquisti sono tutti in stand by. Lugano, Mascherano e Pastore: contatti ci sono stati con i rispettivi manager. Nessuno, però, si può ancora sbilanciare con loro. Per i primi due sono gli stipendi a spaventare, per il terzo il costo del cartellino. Insomma, è presto per sognare. A quanto pare anche Pirlo si è offerto, ma il regista del Milan, in scadenza di contratto, guadagna più di 5 milioni netti all’anno. L’Udinese tratta qualsiasi giocatore. Sanchez è, però, attualmente fuori budget. Più accessibile Isla. Anche Inler. Sabatini, nonostante la smentita del manager, ha bloccato Lamela, 18 anni, talento del River Plate che, comunque, chiede in partenza 15 milioni (tanti). Sta lievitando anche il prezzo di Sandro, 21 anni, mediano del Tottenham. Ma il giovane nazionale brasiliano non pretenderebbe ancora un ingaggio da top player. In Inghilterra seguiti Song, centrocampista dell’Arsenal, e Downing, esterno sinistro dell’Aston Villa. I nuovi arrivi non dipenderanno solo dal budget che sarà stanziato da DiBenedetto. A dare un senso al mercato di Sabatini saranno pure le cessioni. Per il futuro diesse non esistono incedibili, come ripete nei colloqui avuti con i dirigenti di altri club: De Rossi, chiamato a decidere sul suo futuro nelle prossime settimane, Menez e Vucinic, già usciti allo scoperto in più occasioni e per niente convinti dal nuovo progetto. Non solo loro tre sono, però, sul mercato. La Roma della prossima stagione non garantisce la conferma a nessuno.
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