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Bufera Roma. Unicredit dà fiducia a Ranieri

(Gazzetta dello Sport – M.Cecchini) Il giorno dei due presidenti virtuali sancisce una malinconica verità: la crisi della Roma è profonda e con responsabilità diffuse.

Redazione

(Gazzetta dello Sport - M.Cecchini) Il giorno dei due presidenti virtuali sancisce una malinconica verità: la crisi della Roma è profonda e con responsabilità diffuse.

Nello zibaldone pop rappresentato dall’universo giallorosso, infatti, da ieri è entrato a tutti gli effetti anche Paolo Fiorentino, vice amministratore delegato di UniCredit — l’effettiva proprietaria del club— che si è presentato ai cancelli di Trigoria intorno alle 12.30 per avere, insieme a Rosella Sensi, un colloquio con squadra, allenatore e dirigenti da cui è emerso un concetto preciso: Ranieri per ora non si tocca. Una fiducia magari a orologeria, mainnegabile.

LEI & LUI Mentre fuori una cinquantina di tifosi contestava, s’infittavano le voci su De Rossi e Vucinic verso l’Inghilterra (M. United) e Mexes al Milan, la giornata della Roma è cominciata con l’allenatore che per una decina di minuti ha fatto rivedere alla squadra gli errori commessi con lo Shakhtar, incassando il possibile ritorno in gruppo col Genoa di Pizarro. Intorno alle 12.30, poi, la dirigenza ha visto materializzarsi l’arrivo di Fiorentino, proprio mentre il CdA del club si concludeva. A quel punto i due «presidenti», cioè la Sensi e l’a.d. di UniCredit, si sono chiusi a parlare per una 45 minuti. Argomento: la gestione della transizione, visto che la cordata capeggiata da DiBenedetto vorrebbe subentrare subito. Da parte della Sensi, però, sembra si sia ancora sottolineato come la Roma, a suo parere, si stia vendendo ad un prezzo inferiore al valore effettivo. Tra l’altro, si sussurra in banca, con un’offerta costruita in modo tale da non far godere ai Sensi di quel surplus del 5% su una vendita superiore ai cento milioni.

“USA AMBIZIOSI” Al termine del colloquio, Fiorentino e Sensi hanno incontrato la squadra e Ranieri, alla presenza di Conti, Montali, Pradè e Tempestilli. Un faccia a faccia durata poco menodi mezz’ora, in cui Fiorentino ha spiegato ai giocatori questi concetti: state tranquilli, la Roma non corre rischi, il progetto Usa è serio, loro sono ambiziosi e vogliono vincere, in ogni caso resteremo nel club e controlleremo che tutto vada bene. Adesso però dovete lavorare di più e seguire Ranieri, lui è il capo, il vostro è un gruppo forte e non dimenticate che centrare la qualificazione alla prossima Champions è importante. Cassetti e Perrotta A margine poi, dopo aver salutato Totti ed essersi complimentato con Menez per il gol agli ucraini, Fiorentino ha invitato Cassetti e Perrotta a stare tranquilli riguardo al loro rinnovo, per poi lasciare Trigoria alle 16. Impressioni? La squadra non è rimasta granché colpita dalla visita, che tra l’altro era prevista anche prima del k. o. con lo Shakhtar. I sussurri dello spogliatoio raccontano come le delucidazioni siano apparse poche e Fiorentino si sia dimostrato non ferratissimo sul calcio (normale) però ben contento di avere un pizzico di ribalta extra-finanziaria. Non a caso voci da UniCredit hanno rivelato come non tutti fossero contenti di una visita che in qualche modo, agli occhi dei tifosi, è apparsa una ulteriore (eccessiva?) assunzione di responsabilità da parte della banca in un momento così delicato. Considerazioni finali dell’universo giallorosso? Meglio avere un presidente reale che due virtuali. Come dire, americani fate presto.