(Gazzetta dello Sport-A.Pugliese) L'anno di nascita è lo stesso, classe 1976, una di quelle che ha lasciato il segno. E stasera, come tante altre volte, si saluteranno con affetto. Perché Francesco Totti e Marco Di Vaio sono amici,
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Bologna-Roma, Che incrocio tra i giustizieri: Di Vaio e Totti
(Gazzetta dello Sport-A.Pugliese) L’anno di nascita è lo stesso, classe 1976, una di quelle che ha lasciato il segno. E stasera, come tante altre volte, si saluteranno con affetto. Perché Francesco Totti e Marco Di Vaio sono amici,
nonostante un amore che divide Roma: il giallorosso tatuato sul cuore per Totti, laziale fino alla viscere Di Vaio. La differenza? Che Marco la sua classe l'ha dovuta «sfogare» fuori, fino ai tanti gioielli di Bologna.
Settebellezze Totti e Di Vaio sono il simbolo di una sfida non facile. La Roma vuole sfruttare la scia positiva della vittoria di Napoli e del pari con la Juventus, la squadra di Pioli — che in estate ha sfiorato la Roma, prima che fosse scelto Luis Enrique — punta a cancellare il k.o. (immeritato) di Genova. Per riuscirci, punta proprio sulla vena ritrovata di Di Vaio (4 gol nelle ultime 7 gare), che in passato ha sfiorato un paio di volte il giallorosso (senza mai vestirlo, perché sul biancoceleste non ci sta poi così bene). La punta rossoblù, tra l'altro, alla Roma ha già segnato 7 gol (due con la Juve, tre con il Parma e la doppietta con il Bologna dello scorso anno, 2-2 all'Olimpico). Proprio come quelli di Totti al Bologna (3 al Dall'Ara), che contro i felsinei non segna però dal 2008-09. E che in questa stagione è ancora a caccia del primo gol. Ci è andato vicino con la Juventus, con il rigore parato da Buffon. «Dovesse ricapitare, ritirerà Francesco», ha detto Luis Enrique. Nessun dubbio, anche se Gillet la scorsa stagione di rigori gliene ha parati due (con il Bari).
Dai tecnici «Voglio la stessa motivazione ed attenzione di Napoli», ha detto Luis Enrique, che dopo tante critiche, si gode il suo momento di gloria. «Con Juventus e Napoli abbiamo visto una Roma più completa, è una questione di equilibrio — dice lo spagnolo — Il Bologna? Mi preoccupano le ripartenze e l'abilità di Diamanti, Ramirez e Di Vaio». Già, chissà che non abbia saputo della lazialità di Marco. Del resto, Stefano Pioli punterà molto sulla voglia di rivalsa, dopo gli episodi sfortunati con Milan e Genoa: «Siamo arrabbiati, a Marassi abbiamo perso un'occasione ma non pensiamo di essere vittime di un disegno. Anche se è in un gran momento, la Roma non ci fa paura». Pioli rilancerà Morleo, Perez e forse Antonsson, mentre Ramirez ci sarà, nonostante il mal di schiena. «Nel calcio tanta pazienza è rara — chiude Pioli sui giallorossi —. La società ha protetto Luis Enrique, permettendogli di dimostrare quanto vale». La sfida tra Totti e Di Vaio, stasera, farà il resto.
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