(Corriere dello Sport - F.M. Splendore) - Un Olimpico da sogno per una finale giovanile che regala spettacolo in campo e scrive il nome della Fiorentina nell’albo d’oro della Coppa Italia Primavera 2011 lasciando tanto amaro in bocca alla Roma di Alberto De Rossi, che alla fine riceve l’abbraccio di Montella, rimasto legatissimo al settore giovanile.
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Baby Roma, gara stregata
(Corriere dello Sport – F.M. Splendore) – Un Olimpico da sogno per una finale giovanile che regala spettacolo in campo e scrive il nome della Fiorentina nell’albo d’oro della Coppa Italia Primavera 2011 lasciando tanto amaro in...
Ieri sera erano in 15.000 a fare da cornice a questa finale. Atmosfera delle grandi serate e di una notte da grandi. L’era di Franco Sensi al timone della Roma iniziò con un trofeo e glielo regalò la Primavera: era proprio la Coppa Italia e grande protagonista della finale con l’Inter fu quel Francesco Totti, allora poco più che bimbetto, con cui il presidente si sarebbe poi tolto tante soddisfazioni, fino allo scudetto del 2001. L’era di Rosella Sensi (ieri all’Olimpico c’era la mamma, la signora Maria) avrebbe potuto chiudersi con lo stesso trofeo, ma non è stato così. La Coppa l’ha alzata la Fiorentina. DOPPIA CHIAVE - La squadra viola comincia meglio della Roma, la chiave della supremazia territoriale espressa dalla formazione di Buso è nel dinamismo della coppia davanti alla difesa: Salifu e Taddei, infatti, sono parsi in avvio più incisivi di Viviani e Florenzi, i dirimpettai giallorossi monopasso. Perché Roma e Fiorentina sono scese in campo in maniera speculare, con il 4-2-3-1. L’altra lettura necessaria per capire il match è tutta nella sfida dell’estro tra Pettinari e Carraro. Se il primo è parso svuotato e a tratti fuori contesto, l’altro invece ha determinato. E’ possibile che la squadra giallorossa abbia pagato un tributo all’emozione, visto il calore del suo pubblico: i primi quindici minuti, sono stati regalati alla Fiorentina, senza che i viola facessero poi molto sul piano della finalizzazione, al di là di un colpo di testa pericoloso dopo quattro minuti, di Seferovic. E’ Caprari a svegliare la Roma al 16', con un bolide da 25 metri finito fuori di un soffio. Ed è Ciciretti a dare la sensazione che il risveglio sia pieno, quando arpiona di destro una respinta di Seculin e Masi salva sulla linea. Ma al 28' arriva il gol viola: Sabelli dormicchia, Carraro va dentro costringendo Frascatore a rischiare il rigore, poi il gioiellino di Buso lascia a Seferovic il cui sinistro di piatto, dalla corta distanza, sorprende Pigliacelli. REAZIONE GIALLOROSSA E KO VIOLA - La Roma rientra in campo e crede nella rimonta. Viviani dopo quattro minuti anticipa Taddei e scarica il destro deviato da Camporese alle spalle di Seculin. La squadra giallorossa comincia ad avvolgere quella viola, ma è Carraro a mangiarsi il 2-1 clamorosamente, di testa, a due passi da Pigliacelli. E’ quasi il segnale dello scherzo che il destino sta tirando alla Roma portando la Fiorentina in paradiso. Piccini fa la sua fascia e mette dentro questa palla poco oltre la trequarti, il giro della sfera è incredibile e la corsa finisce in rete alle spalle di Pigliacelli: una palla avvelenata. La Roma ci mette un finale veemente che però non porta a nulla, E il grande rimpianto giallorosso diventa beffa quando arriva il 3-1 firmato da Carraro su rigore per fallo di Amendola ai danni di Matos. Tripudio viola: il secondo trofeo dell’era Della Valle arriva ancora dal settore giovanile: due anni fa lo scudetto Allievi, ora la Coppa Italia Primavera. E il ds Corvino, in tribuna, sorride: è anche il suo trionfo.
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