(Il Messaggero) La Roma calcio agli americani di Thomas DiBenedetto in anticipo rispetto alla scadenza dell’esclusiva (17 marzo). La firma dovrebbe avvenire una settimana prima, quindi verso l’11-12.
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Accordo in anticipo
(Il Messaggero) La Roma calcio agli americani di Thomas DiBenedetto in anticipo rispetto alla scadenza dell’esclusiva (17 marzo). La firma dovrebbe avvenire una settimana prima, quindi verso l’11-12.
E l’anticipo dell’accordo farà guadagnare tempo all’avvento degli americani al vertice del club. A cavallo del primo week end di marzo l’imprenditore di Boston, di origini abruzzesi-molisane, prossimo presidente del club, potrebbe atterrare a Roma. Il suo arrivo starebbe a dimostrare che ormai il contratto di compravendita fra Italpetroli e la DiBenedetto As Roma llc e gli accordi fra i co-investitori (la newco americana e Unicredit) sono pronti. Resterebbero da definire solamente gli ultimi dettagli che spettano appunto a quelli che in termine tecnico si chiamano i ”principal”, cioè i capi supremi mettere a punto. La tabella di marcia per il passaggio di proprietà della As Roma, dal gruppo controllato al 51% dai Sensi e al 49% da piazza Cordusio ai nuovi acquirenti, dalla serata di domenica scorsa avrebbe avuto un’improvvisa accelerazione. La quarta sconfitta consecutiva della squadra contro il Genoa (tre in campionato e una in Champions League dove è a un passo dall’eliminazione) hanno portato alle dimissioni di Claudio Ranieri e la sua sostituzione con Vincenzo Montella: un avvicendamento deciso da Rosella Sensi, sentito Paolo Fiorentino, vicedirettore generale di Unicredit che a sua volta ha messo al corrente DiBenedetto. Nei colloqui fra il banchiere e il capocordata Usa sarebbe emersa la volontà degli acquirenti di non tirarsi indietro, anzi di accelerare, in modo da assumere il controllo della società prima possibile e fare le loro scelte.
Così da lunedì scorso i legali delle parti stanno stendendo le bozze dei contratti. I vari legali, come si fa in questi casi, si sarebbero suddiviso il lavoro. Sul contratto di compravendita sono coinvolti gli studi Grimaldi e associati, Carbonetti, Lovells per i venditori, Tonucci e legali americani per DiBenedetto. Sull’accordo fra i co-investitori, in altre parole, il patto parasociale, sono impegni gli stessi team tranne Lovells che rappresenta i Sensi. Il testo del contratto di compravendita del 67% della As Roma era stato inviato da Rothschild a tutti i pretendenti assieme alla documentazione sulla società. I legali degli americani, però, avrebbero rispedito indietro il testo originario apportando delle modifiche riguardanti alcune clausole e soprattutto le garanzie. In queste ore gli aggiustamenti proposti sono all’esame dei consulenti del venditore. Per fine settimana il nuovo testo elaborato dovrebbe essere restituito alla controparte. E sempre per fine settimana gli avvocati di Unicredit attendono dai colleghi dell’altra parte la prima stesura del patto parasociale che regolerà i rapporti fra i cinque partner Usa radunati nel 60% detenuto dalla DiBenedetto As Roma Llc e l’iniziale 40% in mano a Unicredit che ha l’impegno a restare col 5% girando il 35% a partner italiani ”graditi” agli Usa.
La prossima settimana sarà quindi cruciale perchè tutti gli accordi saranno al centro di negoziazioni dirette fra i legali in modo da arrivare alla formulazione di testi condivisi. Il 67% della Roma verrà acquistato per 77 milioni, cui devono aggiungersi altri 15 milioni per Trigoria e il marchio. Poi ci sarà da lanciare l’opa (35-40 milioni). E il piano industriale a cinque anni prevede due ricapitalizzazioni da 40 milioni l’una. Il prezzo non sarebbe blindato, ma Unicredit non accetterà ritocchi all’ingiù e DiBenedetto rifiuterebbe aggiustamenti al rialzo. L’arrivo dell’Americano servirà a definire con Fiorentino solo gli eventuali punti ancora da chiarire. Ma la firma dovrebbe avvenire fra due settimane.
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