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A Pegli prove di turn over. Tre cambi e Rossi va fuori

(Corriere Mercantile – P.Gambino) – Un tempo, le scelte legate alla formazione erano una diretta appendice dell’ultimo risultato.

Redazione

(Corriere Mercantile - P.Gambino) - Un tempo, le scelte legate alla formazione erano una diretta appendice dell’ultimo risultato.

Squadra che vince non si tocca, ed è indubbio che pareggiare -con corollario di egregia prestazione - in casa della Juventus equivale ad un successo. Nel calcio d’oggi, però, i tre sostituti in corso d’opera vanno considerati titolari aggiunti: a maggior ragione quando, come è avvenuto sabato scorso, riescono a costruire da zero un gol pesantissimo. Didascalica quella trama da incubo per i tifosi bianconeri: lungo lancio dalla sinistra di Jorquera verso Kucka, che di testa offre a Caracciolo la palla del 2-2. Smaltita l’euforia per un risultato inatteso, tocca a Malesani, in vista del turno infrasettimanale di domani sera a Marassi, ma anche della partita di Firenze, prevista quattro giorni più tardi, individuare i tre esclusi dal lotto dei 14 elementi impiegati. Ed è probabilissino che i tre artefici del pareggio tornino in pompa magna nell’undici di partenza. Nella partitella di ieri pomeriggio a Pegli, Marco Rossi è finito tra le riserve, sostituito da Juraj Kucka, che domenica aveva risposto al mezzo castigo inflittogli con un assist d’autore, dimostrando di aver capito la lezione e di aver ritrovato una sufficiente freschezza.

Forse il capitano, a 33 anni suonati, non può reggere tre gare in otto giorni, ma - tenuto conto dei suoi tumultuosi precedenti in viola e delle sue incolori prestazioni a Campo di Marte - non sarebbe preferibile farlo riposare domenica prossima? Merkel, il migliore in campo allo Juventus Stadium, ha la riconferma in tasca, ma soffre di un affaticamento muscolare. Se recupererà in tempo, sarà quasi certamente schierato sul versante sinistro del centrocampo, per far posto in rifinitura al fantasista Jorquera. E Veloso? Tranquilli: per lui il turn over non esiste. Il portoghese dovrebbe spostarsi nuovamente in cabina di regìa, con l’esclusione di Seymour, il quale ha evidentemente caratteristiche che poco si attagliano alle teorie del mister veronese. Se non altro, questo (ipotetico, ma non troppo) schieramento è un’apprezzabile conferma del coraggio di Malesani, incurante del blasone e delle individualità della Roma. Qualche rischio difensivo sulla trequarti sarà da mettere in preventivo.