Tra Roma e Inter vince… il Milan, scrive Francesco Balzani su Leggo. Il pareggio spettacolare tra le due inseguitrici permette ai rossoneri la fuga ma evidenzia pure pregi e difetti di Fonseca e Conte.
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Un colpo da Mancini
La Roma riaggancia l’Inter nel finale è sempre terza ma il Milan vola a +6
I giallorossi, infatti, proseguono il tabù contro le big (3 pareggi e 2 sconfitte) ma non fanno i “bambini” e riprendono per i capelli il risultato grazie al colpo di testa imperiale di Mancini su assist al bacio di Villar. E’ la battuta finale di un bel film diretto per larga parte dall’Inter che prima sfiora il vantaggio con Lukaku e poi va sotto colpita da Pellegrini dopo un gran recupero palla di Veretout e la solita magia di Mkhitaryan.
Nel secondo tempo sono ancora i nerazzurri a dominare e a costringere la Roma a restare bassa, troppo bassa. Pau Lopez mura Lautaro, ma nulla può sullo stacco di Skriniar né sul capolavoro di un Hakimi scatenato che ha messo alle corde Spinazzola. Fonseca assiste attonito e tarda un po’ i cambi ma li azzecca mentre Conte rovina tutto togliendo Vidal, Lautaro e Hakimi per far entrare gli spenti Perisic e Kolarov. Il finale è da thrilling e per poco la Roma non trova pure il colpo del ko. Rimane un sapore agrodolce nella bocca di entrambe le squadre.
Il Milan, infatti, va a +3 mentre si fanno sotto Atalanta, Napoli e Juve, tutte con una partita in meno. “Abbiamo avuto 15-20 minuti che sono stati fatali, ma non ho mai pensato che potesse finire come a Bergamo. Stavolta abbiamo dimostrato di poter lottare con chiunque. E’ stata una gran partita. Abbiamo perso le distanze in quel momento e la squadra ha perso aggressività abbassandosi e contro l’Inter non si può fare. Nel finale abbiamo dimostrato di stare bene fisicamente”, le parole di Fonseca.
Un bel segnale in vista del derby: “Dovremo stare sul pezzo per 90 minuti, anche loro sono una grande squadra”. Mancini è d’accordo: ‘Giochiamo ogni 3 giorni, fisiologico un calo ma non ho visto blackout. Con la Lazio non dovrà accadere”.
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