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Leggo

Tensione Mou. Attriti tra la società e lo Special One

Tensione Mou. Attriti tra la società e lo Special One - immagine 1
Il tecnico non ha gradito le ultime mosse societarie, su tutte la gestione Zaniolo

Redazione

"Un abbraccio a tutti, me ne vado". Sono state queste le ultime parole da giocatore della Roma di Nicolò Zaniolo partito ieri pomeriggio da Milano per Istanbul dove ha firmato col Galatasaray un quadriennale da 3,6 milioni con clausola rescissoria a scendere da 35 a 23 milioni e dove è stato accolto come un re, scrive Francesco Balzani su Leggo.

Si chiude così uno dei capitoli più controversi della storia recente della Roma che incasserà 23 milioni: 15 di parte fissa più bonus facilmente raggiungibili e 10% su futura rivendita. La partenza ha fatto felici tanti, ma non Mourinho che si ritrova senza un giocatore in rosa e che ieri ha incassato pure la frecciatina di Zaniolo (gambe incrociate, un must del tecnico). Il terzo incomodo Josè di un campionato che lo vede ancora protagonista nonostante qualche critica di una piazza mai tenera. Lo Special One ha portato la Roma a livelli che non si vedevano dal 2017-2018, l'anno in cui De Rossi e compagni sfiorarono la finale di Champions. E con una rosa decisamente inferiore. Un risultato incredibile se si pensa che i giallorossi hanno già affrontato tutte le trasferte più dure (Milano, Torino e Napoli) e che solo ora avranno a disposizione Wijnaldum (superato il test con la Primavera).

Eppure il sorriso di Mou non è ancora pieno. Il futuro incombe e la certezza di onorare il terzo anno di contratto diventa sempre più in bilico. Terzo incomodo tra il silenzio di Friedkin e le parole di Pinto che sarà in conferenza stampa nei prossimi giorni. La proprietà non lo ha ancora chiamato per fare il punto, forte di un contratto in scadenza 2024. Ma lo Special One non ha gradito le ultime mosse societarie, su tutte la gestione Zaniolo appunto. Oggi, infatti, la Roma si ritrova un titolare in meno e un Solbakken inadeguato (per il momento) in più. Sul mercato degli svincolati ci sarebbe Isco che però sembra destinato agli Usa. I piani per l'estate, soprattutto in caso di qualificazione di Champions, devono essere diversi a prescindere dall'autofinanziamento imposto dall'Uefa. Prima della gara interna col Salisburgo è probabile un summit tra Dan Friedkin e Mourinho.