Far finta di nulla sarà impossibile, continuare a volersi bene però sarà difficile. Tra 24 ore si gioca Roma-Lione, ma in città si parla anche di un’altra partita: quella tra Spalletti e Pallotta che sbarcherà a Ciampino domani alle 17.
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Roma, la partita è doppia
La sfida al Lione per non uscire dall’Europa e l’incontro Pallotta-Spalletti. Il presidente tenterà di ricucire col tecnico, ma è già scattato il toto-allenatore: Mancini in pole
Il presidente dovrà chiarire con Luciano quel botta e risposta che ha infastidito la piazza e che potrebbe distrarre la squadra nel momento più delicato della stagione; il tecnico sarà chiamato a chiarire il suo futuro che col passare dei giorni sembra sempre più lontano da Roma. Marotta lo vorrebbe a Torino (ma Agnelli gradirebbe Paolo Sousa) mentre in Inghilterra lo cercano Tottenham e Arsenal. Voci, abboccamenti o addirittura accordi già presi? Il suo destino ancora non è scritto, e potrebbe anche cambiare dopo l’incontro con Pallotta.
La Roma intanto si prepara al casting per quello che potrebbe essere il 6° allenatore in 7 anni. Le vie, oltre a Spalletti, sono due: un big come Mancini o Emery oppure una scommessa per avviare il progetto giovani come Gasperini o Di Francesco. A sentire ciò che si mormora nello spogliatoio giallorosso il nome balzato in pole sarebbe proprio quello del Mancio che ha risolto il contratto con l’Inter ed è quindi a “piede libero”.
L’ipotesi di un Mancini allenatore con Totti direttore tecnico non dispiace, ma per convincere l’ex numero dieci di Lazio e Samp bisognerà mantenere la rosa e magari investire qualche milione in estate. Questo dipende anche dalla qualificazione in Champions, senza quella prenderebbe ancora più corpo il progetto giovani e quindi la scelta ricadrebbe su uno tra Gasperini e Di Francesco.
Baldini, che proprio oggi incontrerà Pallotta a Londra, è più orientato invece su un nome straniero: Emery, o addirittura Pochettino. Il primo a Roma potrebbe ritrovare Monchi anche se sport.es ieri ha scritto di un accordo tra il ds del Siviglia e il Real. In questo caso a Roma potrebbe pure tornare di moda il nome di Braida, grande amico di Gandini e oggi al Barcellona.
(F.Balzani)
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