rassegna stampa roma

Olimpico, ecco il piano

Verrà allestito una sorta di grande fratello progettato per “coprire” esclusivamente l’area al di fuori delle zone di prefiltraggio.

finconsadmin

Lotta alle frange violente e massima sicurezza. Sono queste le parole d’ordine del piano speciale che il Viminale ha messo a punto per lo stadio Olimpico. Un progetto articolato - che proprio in queste ore è sulla scrivania del ministro - che andrà a completare il quadro di controllo attorno al Foro Italico: 120 nuove telecamere a infrarossi (il 70 delle quali con sensore di panico e ruotabili di 360?) e zoom ottico pauroso.

Una sorta di grande fratello progettato per “coprire” esclusivamente l’area al di fuori delle zone di prefiltraggio. Già, perché l’area interna e quella a ridosso dell’impianto (tornelli, botteghini, ecc) è dal 2007 totalmente vigilata. I tifosi, specialmente i più facinorosi, lo sanno bene: non a caso da sette anni a questa parte non è mai scoppiato un solo incidente all’interno delle cancellate.

La rivoluzione si gioca fuori: nei territori, finora, franchi e scoperti di ogni tipo di tecnologia. Per questo motivo Coni, Prefettura e Comune, hanno avviato l’installazione delle nuove telecamere nei punti caldi, quelli dove avvengono risse e scontri con le forze dell’ordine. E così, lasciando da parte le fantasiose ipotesi di scanner facciali ai tornelli o mirabolanti software capaci di seguire ogni singolo tifoso fino al proprio posto all’interno dello stadio, i tecnici stanno lavorando con una mappa dettagliata di strade e piazze comprese nel raggio di 1,5 km dall’Olimpico.

Ecco allora che viale di Quinto (la strada dove è stato ucciso Ciro Esposito) sarà “controllata” da ben 15 telecamere di ultima generazione. E che dire di lungotevere Diaz? Qui le 11 telecamere a 360? saranno affiancate da uno speciale sistema di movimento capace di indirizzare lo zoom verso gli agglomerati sospetti (in caso di rissa ad esempio o di fuggi fuggi) riuscendo a immortalare tutti i soggetti. Le immagini saranno inviate alla sala operativa della Questura e in contemporanea al Gos (la sala situazioni della polizia all’interno dello stadio). La lotta ai violenti passa attraverso questo progetto tecnologico.