Bella in Europa, triste in Italia. La Roma di Fonseca, scrive Francesco Balzani su Leggo, non sorprende nessuno e conferma una verità assoluta: con le grandi squadre non si vince mai.
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Fuori in 7 minuti. Resa di Fonseca: “Tutti responsabili”
Due gol di Mertens affondano la Roma che conferma di non saper vincere contro le big del campionato
Il ko vergognoso col Napoli di ieri sera ne è la conferma, ma i più perspicaci lo avevano già intuito nelle puntate precedenti. E lo dimostrano i numeri: 3 punti ottenuti su 27 a disposizione contro le big. Gli azzurri (più freschi) si prendono l'ultimo vagone per la corsa Champions e vanno a +3 sui giallorossi avendo pure il doppio scontro diretto a favore e una partita in meno. Quella rinviata senza motivo con la Juve che tanto aveva fatto arrabbiare i Friedkin. Crolla la Roma che ora vede la Lazio (anche lei con una gara in meno) a un passo e l'Atalanta sfuggire. Proprio come un anno fa, anche se stavolta c'è la speranza Europa League a consolare.
Andiamo alla gara. Il Napoli prende in mano da subito il copione della partita e si porta in vantaggio con una facilità impressionante anche a causa dell'atteggiamento schiacciato della Roma che ha rinunciato a Villar per riportare Pellegrini a centrocampo. Fa tutto Mertens che in questo 2021 aveva segnato un solo gol. Con la complicità di Pau Lopez ed Ibanez. Prima da calcio piazzato buca sul suo palo il portiere spagnolo, poi sfrutta il buco del brasiliano e di Cristante sfruttando di testa l'assist al bacio di Politano. Una doppietta da sogno per il Napoli, da incubo per la Roma che di fatto non riesce ad alzarsi più.
Nella ripresa solo il palo di Pellegrini prova a ridare un senso alla domenica sera dei tanti tifosi davanti alla tv che si riaccendono solo per il litigio Mancini-Osimhen. Fonseca tira fuori Dzeko (fastidio al flessore destro e nazionale a rischio) e Pedro che discute di nuovo con la panchina. Per il tecnico è tempo di amari giudizi: sette punti nelle ultime sei partite in campionato sono un bottino che non permette di sognare la Champions.
"Siamo tutti responsabili. Non abbiamo la mentalità per lottare contro questo tipo di squadre. La squadra non ha avuto coraggio. Nel primo tempo non siamo esistiti, nella ripresa abbiamo messo motivazione", il duro monito di Paulo.
"Questa questione di non vincere contro le big crea un po' di ansia, ma solo noi possiamo cambiare questo con coraggio. Poi magari possiamo anche perdere, ma non possiamo accettare di non avere coraggio", ha concluso il tecnico sempre più a rischio mancata conferma per la prossima stagione.
In tribuna Friedkin scuote la testa. Altra beffa: Villar e Ibanez non giocheranno per squalifica contro il Sassuolo alla ripresa del campionato.
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