Il bivio continua a essere lo stesso: Dzeko o non Dzeko, scrive Francesco Balzani su Leggo. La strada è quella che deve portare a fine stagione la Roma al 4° posto e passa per un turno favorevole visti gli scontri diretti Napoli-Juve e Inter-Lazio.
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Esserci o non esserci, questo è il dilemma di Dzeko
La squadra di Fonseca è chiamata all’impegno interno con l’Udinese e la domanda più insistente riguarda proprio il posto da occupare al centro dell’attacco
La squadra di Fonseca è chiamata all’impegno interno con l’Udinese e la domanda più insistente riguarda proprio il posto da occupare al centro dell’attacco. Il bosniaco, dopo la tregua forzata sancita una settimana fa, dovrebbe partire di nuovo dalla panchina e lasciare spazio quindi a Mayoral che con le piccole ha una media da grande.
Eppure in molti, dentro e fuori dallo spogliatoio, spingono per una pace a tutti gli effetti tra il tecnico e il bomber. E quindi per il ritorno di Edin in campo, magari con la fascia da capitano che Pellegrini è disposto a riconsegnare all’amico. Dzeko o non Dzeko all’attacco di Fonseca continua a mancare un bomber da 20 gol a stagione come dimostra la classifica cannonieri che dopo 21 partite non vede nessun romanista in doppia cifra (lo stesso era accaduto lo scorso anno).
Il portoghese spera anche nel contributo di El Shaarawy e Pedro che domenica partiranno dalla panchina. Lo spagnolo, reduce da un infortunio, risolse la gara dell’andata e salvò per la prima volta la panchina di Fonseca. Per l’attacco del futuro, a prescindere da chi sederà in panchina, non è prevista la presenza di Edin al quale è stato già consigliato di trovarsi una destinazione. Pinto segue diversi profili abbordabili e in linea col progetto giovani tra cui Edouard del Celtic (francese di 23 anni già nel mirino del Milan) e il marocchino En-Nesyri del Siviglia.
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