rassegna stampa roma

Caos Campo Testaccio il costruttore fa ricorso

Se il Consiglio di Stato, a data da destinarsi, dovesse dare ragione al consorzio si dovrà ridiscutere tutto e allora i tempi supplementari non basteranno.

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Su Campo Testaccio la partita è sospesa. In attesa di riprendere chissà quando: è arrivato infatti l'ennesimo ricorso che, questo è il rischio, potrebbe allungare i tempi terribilmente. E i tifosi? Ancora una volta sono stati messi in panchina da una querelle giocata a porte chiuse, tra il Campidoglio e il costruttore. L'ultimo atto, siglato nel giugno scorso, vedeva il Tar del Lazio respingere il ricorso del costruttore e quindi, di fatto, riassegnare il terreno al Comune di Roma facendo valere la decadenza della concessione a costruire.

L'Amministrazione, a quel punto, avrebbe potuto riconsegnare l'area ai cittadini dopo un restyling che sarebbe dovuto partire dalla copertura della buca, avviata inizialmente per il cantiere del parcheggio interrato. Ma è accaduto quel che in molti si aspettavano. E temevano.

Il consorzio di costruttori, ritenendosi parte lesa per il mancato nulla osta a costruire, senza un accordo con il Comune ha deciso di fare ricorso al Consiglio di Stato. Chiedendo di ribaltare la decisione del Tar. Se il Consiglio di Stato, a data da destinarsi, dovesse dare ragione al consorzio si dovrà ridiscutere tutto e allora i tempi supplementari non basteranno. Per Campo Testaccio il risultato finale è sempre più incerto.