Le ruspe interiste, aggiustate nell’intervallo passano sui resti della Roma e forse anche del campionato, scrive Matteo De Sancts su La Stampa. Difficile scorgere segnali consolatori per le inseguitrici Juve e Milan, forse ingolosite dallo sfavillante primo tempo giallorosso messo su dal rivitalizzato suggeritore Pellegrini e dagli stoccatori Mancini e El Shaarawy. Colpisce l’atto di forza assoluta rifilato in rimonta dall’Inter, schizzata a +7 sul secondo posto, all’unica squadra capace di colpirla con almeno un gol (due nella fattispecie) e metterla per un po’ all’angolo del la schiera comprendente, tra Supercoppa e campionato.
La Stampa
La Roma dura un tempo, poi la capolista si scatena
Due brividi portati a Sommer da El Shaarawy e Pellegrini nei primi due minuti, l’imprevisto dell’involontario assist del gigante d’argilla Lukaku per la zuccata vincente di Acerbi e il ribaltone orchestrato dal rinato Pellegrini su un calcio da fermo per la testa di Mancini e a campo aperto per il gioco di prestigio di El Shaarawy. “La strada è quella giusta – rimugina Daniele De Rossi – ma essere contenti dopo una sconfitta è da mediocri”. Già, perché dagli spogliatoi emerge una Roma che non ce la fa più. E quando potrebbe, nelle uniche circostanze in cui i nerazzurri abbassano la guardia, Lukaku la tradisce due volte: prima ipnotizzato da Sommer e poi incapace di girare in porta un cross di Spinazzola.
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