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Zeman: “Partiamo alla pari” E su Stek può succedere di tutto

(La Repubblica – F.Ferrazza) Si parte, scende in campo la Roma, stasera, stadio Olimpico, primo avversario stagionale il Catania di Maran.

Redazione

(La Repubblica - F.Ferrazza) Si parte, scende in campo la Roma, stasera, stadio Olimpico, primo avversario stagionale il Catania di Maran. «Sono tornato dopo tanti anni e vorrei regalare qualcosa ai tifosi, penso che piazze come questa non ce ne sono e spero di riuscire a dare emozioni, trasmettendo voglia di vedere calcio». È un romantico Zeman ad alzare il sipario sulla stagione, mostrando una convinzione contagiosa. «Dobbiamo dimostrare di poter giocare alla pari con tutti. Abbiamo cambiato tanto rispetto alla scorso anno, vediamo se saremo già in grado di esprimerci all´altezza già contro il Catania».

Tante cose girano già come vorrebbe il tecnico, altre meno, altre sono in via di definizione, vedi la questione Stekelenburg. «Penso che sia uno dei migliori portieri in Europa, ma si può giocare anche senza. Altre squadre non ce l´hanno e giocano a calcio lo stesso. Il mercato è aperto, può succedere di tutto, ma al momento ho due ottimi portieri. Goicoechea? Lo avevo indicato già a Pescara, mi piace e comunque voglio tre portieri, tutti ne hanno tre se non quattro. E poi mica arrivano tutti quelli che chiedo, avevo suggerito di acquistare anche Cristiano Ronaldo, Messi e Iniesta...».

A parte la battuta finale, il boemo è sembrato un po´ contraddittorio sull´argomento, mentre stasera, a meno di sorprese, dovrebbe essere titolare proprio Stekelenburg. 

Sul fronte attacco, neanche troppo velata la tirata d´orecchie a Nico Lopez e, soprattutto, Lamela. «Sono su per giù sullo stesso livello, nel senso che hanno capito poco. Lamela deve lavorare sul tempo e sugli spazi, sono due giocatori eccezionali, spero che più in là non avremo problemi». Aperto quindi il ballottaggio per una maglia da esterno destro nel tridente, con Lopez che, a sorpresa, potrebbe sorpassare l´argentino. Chi invece dà garanzie a Zeman è Totti. «È tornato a fare quello che faceva tredici anni fa con me: fece 11 gol da esterno sinistro, aiuterà anche Pjanic a segnare tanto, se c´è riuscito con Candela...».

E non sarebbe una conferenza di Zeman se non si facesse riferimento alla Juventus e a Conte. «Io dormo tranquillo, loro poco. Era un processo sportivo, si è trasformato in processo mediatico e una volta, dicendo certe cose, si veniva deferiti e squalificati. Conte non ha mai detto cosa ha detto e fatto negli spogliatoi. In Italia se uno denuncia non è credibile, se non lo fa diventa omessa denuncia, è anche difficile valutare». Come dire, Zeman riparte da dove aveva lasciato.