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Volata Figc: Tavecchio ha i numeri, Abodi risale, spunta Veltroni…

Si discute per chi sarà il nuovo presidente della FIGC, dopo le dimissioni di Abete

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Facendo i conti, i numeri sono tutti con Carlo Tavecchio: il presidente della Lega Nazionale Dilettanti ha buone probabilità, almeno al momento, di diventare presidente della Figc l'11 agosto al posto di Giancarlo Abete.

Vediamo: se Tavecchio fa l'accordo con la Lega di A (cui andrebbe una vicepresidenza destinata a Lotito) e con la Lega Pro (Macalli l'altro vice) può contare sul 68 per cento dei voti. Più che sufficienti per sbaragliare la concorrenza.

Tavecchio spiega: "Faremo una riflessione fra le tre Leghe e se il legislatore (Giovanna Melandri, ndr) ci ha dato questa percentuale...".

Albertini assicura che non è attaccato alle poltrone: lui è espressione del sindacato e, fanno notare nel mondo del calcio, "sarebbe come se la Camusso diventasse premier, impossibile".

Poi l'Aic ha il 20 per cento, e l'Assoallenatori il 10. Troppo poco. E Andrea Abodi? Dovrebbe fare un accordo con Tavecchio e con la Lega di A: molto improbabile, al momento. Galliani e Lotito gli fecero la guerra quando Abodi tentò la scalata alla poltrona di Beretta. Ma il n.1 della Lega B è molto stimato da Juve, Inter, Roma ecc.

Non solo: il sindacato calciatori (Tommasi) e l'assollenatori (Ulivieri) una volta "perso" Albertini potrebbe convergere proprio su Abodi. In corsa anche Luca Pancalli e Francesco Ghirelli. Non dimentichiamo che il presidente Figc prende solo 36.000 euro lordi all'anno: per questo certe ipotesi sono fantasiose. Malagò ha detto che vuole un "uomo nuovo, forte e chiaro". Possibile abbia in mente un esterno: ma dovrà farlo accettare, cosa non semplice. Un'ipotesi, che forse piacerebbe a Renzi e Malagò, è quella di Walter Veltroni: sì, proprio l'esponente Pd, tifoso juventino doc, esperto di calcio, giornalista. Classe '55. E', come dice Malagò, un nome nuovo, fofte e chiaro.

Ma c'è da convincere Tavecchio, Lotito, Galliani, Ulivieri e c.