Una corsa verso la Curva Sud per scrivere il finale di una storia a lieto fine. Kevin Strootman si è ripreso la Roma, il suo tifo e affonda la Lazio, con tanto di ringraziamenti a Wallace. C'era bisogno dell'olandese per sbloccare un derby teso e immobile, per confermare che all’Olimpico la Roma non stecca mai e che per la Lazio, ormai, la stracittadina inizia a diventare un problema.
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Vero Strootman, il segno sul derby degli incubi laziali
La Capitale continua a essere giallorossa. La Roma fa 8 su 8 all'Olimpico e i biancocelesti non vincono più la stracittadina
Dal trionfo del 26 maggio al tabù, i biancocelesti nelle ultime sette sfide con la Roma hanno collezionato 5 sconfitte e due pareggi. Non ha più vinto. Il destino ha voluto che l'ultimo incubo dei biancocelesti diventasse uno che di strade tortuose ne ha viste molte: Kevin Strootman. Serviva un gesto eclatante per mettersi davvero alle spalle i tre interventi chirurgici al ginocchio e l'olandese ha sfruttato il personalissimo suggerimento di Wallace, ha toccato la palla sotto, ha scavalcato Marchetti e ha fatto esplodere quella Curva Sud mezza vuota, o mezza piena.
Tra l'esultanza e la ripresa del gioco, il centrocampista si lascia andare, intercetta un battibecco tra Cataldi e Rüdiger e pensa bene di schizzare il laziale con la bottiglietta d’acqua da cui sta bevendo. La miccia è accesa e la Lazio scoppia: il giocatore biancoceleste si fa espellere e la squadra di Inzaghi rimane sulle gambe, in attesa del gancio che la mandi a tappeto - che arriverà poco più tardi da parte di Nainggolan. Il 'mini-torneo' all'interno del campionato è iniziato al meglio, ora la testa dei giallorossi si rivolge al Milan, poi sarà il turno della Juventus. De Rossi dichiara: «Abbiamo battuto la terza, ora affrontiamo la seconda e poi la prima: sembra un mondiale».
(M. Pinci)
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