"Francesco Totti ha un cuore d'oro. E tirare calci a un pallone è la cosa più inclusiva che si possa fare, La nostra scuola di calcio questo lo fa da sempre: mette insieme i ragazzi e la loro voglia di divertirsi. Abbiamo 150 allievi nella sede, giocano e si allenano: israeliani, palestinesi, cattolici, ebrei, musulmani". Fabio Sonnino e Samuele Giannetti sono romani di nascita e romanisti per fede e passione. Sono il presidente e il vice della scuola calcio Roma Club Gerusalemme, la città in cui vivono e lavorano da tantissimi anni. Per questo sono stati entusiasti di ospitare il Capitano, scrive Alessandra Paolini su "La Repubblica". La foto di Totti in posa dietro la bandiera del club è diventata quasi una risposta alle polemiche innescate nei giorni di scorsi da Chef Rubio, che su Twitter aveva attaccato l'ex giallorosso, che sabato ha seguito la finale di Champions League a Tel Aviv per un evento promozionale. "Totti si difende da solo - spiega Samuele Giannetti - ma le parole dello chef sono state dure e senza senso. Quella di Totti è stata un'operazione puramente commerciale che nulla ha a che vedere con le ultime tensioni in Israele. Allo stesso evento, negli anni passati, sono stati invitati Pirlo, Ronaldinho e Del Piero e mai nessuno ha detto nulla". "Mi sento di dire a chef Rubio che lo sport è condivisione", dice Fabio Sonnino. "Vogliamo invitare Totti e i suoi ragazzi, quelli con disabilità che segue da sempre a Roma, qui da noi - racconta Giannetti -. Chef Rubio dovrebbe saperlo, se al mondo c'è un uomo generoso e mai spaccone, quello è Totti".
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