Ieri mattina Francesco Totti ha accompagnato la sua terzogenita Isabel, nata il 10 marzo, nella chiesa di Santa Maria in Domnica, in via della Navicella, accanto al quartiere in cui è nato e cresciuto, San Giovanni, e vicinissimo al Circo Massimo, il luogo in cui quasi quindici anni fa festeggiò insieme a un milione di romanisti il terzo scudetto. E, cinque anni dopo, la vittoria del Mondiale. E dove vorrebbe organizzare la festa per il suo addio al calcio, scrive Francesca Ferrazza su "Repubblica". Non la prossima estate, però: un altro anno il numero 10 lo vorrebbe vivere da calciatore, anche se la società è ancora contraria.
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Totti battezza Isabel vicino al Circo Massimo dove sogna l’ultima festa
Si sarebbe già informato, Totti, con qualche autorità cittadina, sulla possibilità di organizzare una festa nel cuore della città che così tanto lo ama. “La Grande Bellezza di Roma, come anche la favola vissuta mercoledì sera allo stadio, rappresentano un qualcosa che appartiene unicamente a chi è tifoso di questa maglia come me e come voi — il messaggio scritto da Francesco sul suo blog — i miei gol sono serviti a fare vincere la squadra e la società che amo da sempre. Questo deve unire e non dividere. Ora la partita con il Napoli e, come sempre, conta solo una cosa: gioire con i miei compagni, l’allenatore, la società e i nostri tifosi unici”.
Intanto ieri si è goduto la tranquillità familiare, con pochi parenti e amici, riuniti per il battesimo della piccola Isabel: jeans, camicia bianca e giacca scura, accompagnato da Cristian e Chanel, con la moglie Ilary raggiante. Presenti anche i nonni, Enzo e Fiorella, gli zii e Vito Scala, l’amico-preparatore di Francesco. Dopo la cerimonia il rinfresco al Rome Cavalieri, Waldorf Astoria, per un ricevimento con la famiglia e una quarantina di ospiti.
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