rassegna stampa roma

Tavecchio chiama Conte, quasi fatta

Il neo presidente eletto si è occupato di cercare un ct e di mettere a punto la macchina organizzativa.

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Prima di quella gaffe su "chi mangia le banane", Carlo Tavecchio aveva le quattro Leghe schierate tutte con lui (tranne Juve e Roma). Vale a dire il 66,8% dei consensi, sufficienti per essere eletto in seconda votazione. Dopo ha perso solo il 3,17% per cento, molto poco nonostante l'indignazione dei media (compresa Sky, chissà perché) e dell'opinione pubblica. E' passato così, facilmente, al terzo appello: questo è un dato di fatto e ognuno, ovviamente, è libero di interpretarlo come vuole. Chi appoggiava Tavecchio, salvo eccezioni, non l'ha tradito (Juve e Roma ad esempio sin dall'inizio stavano con Albertini). La novità dell'assemblea, semmai, sono stati gli arbitri: il 2% è andato all'ex calciatore, si sono schierati apertamente per quello che era il più debole. Un segnale di "grande autonomia", spiega Marcello Nicchi, e ha ragione. Albertini è uscito di scena con grande dignità: che farà adesso? Entrerà in un club? Lavorerà con Fifa e Uefa dove è stimatissimo? E' un dirigente che ha studiato molto, con forte impegno e passione. Non è riuscito a sfondare, è vero, un muro compatto. Fra due anni merita un'altra chance ma forse troverà come avversario Andrea Abodi, un osso duro. Ma due anni sono lunghi da passare: Fifa e Uefa hanno chiesto chiarimenti alla Figc, Abete ha risposto che c'è un video e non servono inchieste. Caso chiuso. Così come Stefano Palazzi archivierà, quasi sicuramente, i due esposti presentati contro

Tavecchio. Ora, inizia il lavoro: oggi il nuovo presidente è stato prima a Piazzale Flaminio, nella splendida sede della Lega Dilettanti (a proposito: chi sarà il nuovo leader? Ci sono già molti candidati...) poi si è insediato in Figc, a via Allegri. Ha incontrato Antonello Valentini, ex direttore generale (sino a ieri) e responsabile comunicazione per tantissimi anni, sin dai tempi di Tonino Matarrese. Poi Tavecchio si è occupato di cercare un ct e di mettere a punto la macchina organizzativa. La panchina azzurra è stata offerta da Tavecchio ad Antonio Conte, che quasi sicuramente entro oggi dirà di sì (tra l'altro in base a una clausola con la Juventus per un anno non può allenare un club italiano). Conte è il tecnico più vincente che c'è attualmente in Italia: Tavecchio ne aveva parlato il 31 luglio nell'incontro con Giovanni Malagò e dal presidente del Coni aveva avuto subito via libera. La panchina azzurra è prestigiosa: a Conte sarà fatto un contratto biennale, fino agli europei di Francia 2016, con 1.3 milioni netti a stagione più bonus. E' vero che prenderebbe un quarto di quello che gli dava la Juventus, ma è altrettanto vero che allenare gli azzurri è un riconoscimento per qualsiasi tecnico. Probabile quindi che Conte possa essere presentato già all'inizio della proissima settimana siubito dopo il consiglio federale di lunedì 18. Manca dunque solo l'ufficialità. L'ex tecnico della Juventus condivide il progetto proposto da Tavecchio, riservandosi di dare la risposta definitiva nel prossimi giorni dopo aver fatto le proprie valutazioni, anche concernenti la parte economica.Direttore generale sarà Michele Uva mentre Fiona May avrà l'incarico di simbolo del calcio antirazzismo. Due scelte condivise in pieno da Giovanni Malagò: la May è in Giunta Coni e Uva è direttore generale della Coni Servizi. Da decidere ancora i due vicepresidenti federali: Macalli si è detto a disposizione, Lotito scalpita. Ma Tavecchio potrebbe indicare Abodi (vicario) e Beretta. Evitando così di pagare le famose cambiali. Da domani il neopresidente si prenderà un paio di giorni di riposo in montagna: tornerà a Roma domenica sera, lunedì 18 c'è il suo primo consiglio federale. Governerà? Lui ha la maggioranza in consiglio, è vero, ma se ci sarà ostruzionismo allora la Figc non farà un passo in avanti. "Ognuno si dovrà prendere le proprie responsabilità", ha detto in tempi non sospetti il nuovo inquilino di via Allegri. E' rimasto ferito dagli attacchi personali subiti in questi ultimi giorni: ora spera che questa ondata sia finita. "Stiamo lavorando...", ha detto entrando in Figc. "Come ho dormito stanotte? Bene, bene" ha risposto con un sorriso ai cronisti.