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La sfida è cominciata: Roma-Juve duello promette spettacolo

Allegri e Garcia hanno dato un primo segnale importante al campionato. Tra due squadre che hanno soluzioni di altissimo profilo e la possibilità di alternare giocatori in grado di dare sempre qualcosa in più.

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E così il campionato è ricominciato dalla sfida tra Juve e Roma, un duello che si annuncia elettrizzante e incerto. I bianconeri hanno vinto contro il Chievo con il minimo scarto, ma ben al di là del risultato. I giallorossi hanno risposto in serata, battendo la Fiorentina, che nel cuore della ripresa ha provato a impensierire in tre occasioni De Sanctis. Certo è che Allegri e Garcia hanno dato un primo segnale importante al campionato. Tra due squadre che hanno soluzioni di altissimo profilo e la possibilità di alternare giocatori in grado di dare sempre qualcosa in più. Pur con tante assenze, tanti problemi, sia la Juve che la Roma hanno mostrato numeri e qualità che fanno e faranno la differenza. 

E se Coman è stato il giocatore più sorprendente di una Juve rinnovata in panchina, dopo l'addio di Conte, la Roma è ripartita dalle sue certezze assolute. Dalle magìe di Totti, da un infaticabile ed eclettico De Rossi, dalla forza dirompente di Nainggolan, dal solito Gervinho, che ha dato elettricità alla squadra, fino alla rete che ha chiuso la partita.

Bellissimo il colpo d'occhio dell'Olimpico, affollato per questa prima della Roma. In tribuna c'era anche Antonio Conte, al fianco del presidente del Coni, Malagò, a godersi lo spettacolo. Uno spettacolo fatto di ottime cose in campo e di un entusiasmo palpabile e straordinario sugli spalti. Insomma, la Roma ha vinto la partita con tutti i suoi interpreti. Con i giocatori, con le mosse di Garcia, ma anche con il sostegno dei tifosi. E' stato uno spettacolo nello spettacolo vedere Garcia incitare il pubblico a star vicino alla squadra, per avere in cambio quell'energia necessaria per superare il momento difficile. Sì, in questo debutto ancora una volta ha vinto la forza di una squadra che si identifica nella passione della gente e in quell'urlo liberatorio finale dell'allenatore, che è corso incontro ai suoi collaboratori, saltando per la gioia. L'esultanza di un tecnico di valore, ma anche l'esultanza del tifoso. Perché in questa prima, e l'augurio è per tutti, per l'intero campionato, hanno vinto il cuore e la passione. Il calcio sa essere bellissimo. Ed è quello che ci vuole nella stagione che deve segnare la rinascita di tutto il movimento.