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Serie A in bolletta: i club indebitati salvati dal governo

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La crisi del calcio italiano non è soltanto tecnica. È una crisi di sistema, che da mesi si materializza in una questua per rateizzare pagamenti accumulati nell’ultimo anno.

Redazione

Scade domani il termine per onorare i 500 milioni di versamenti sospesi, fiscali e contributivi. Per fare degli esempi: l’Inter deve 50 milioni circa, la Lazio 40, la Roma 38, la Juventus 35, il Torino 27. Ma tantissime società di Serie A, scrive Matteo Pinci su La Repubblica, sono pronte a ricorrere alla mano tesa dal governo per evitare l’implosione del movimento sportivo più ricco del nostro Paese. Da anni si parla della necessità di una riforma dei campionati, ma ridurre il numero delle squadre per rendere più sostenibile il sistema sembra impossibile. La Federcalcio ha affidato il compito di studiare un percorso di cambiamento alle società. Ma da ottobre a oggi, la Serie A, la B e la C non sono state capaci di produrre lo straccio di una riforma condivisa. Un paio di giorni fa il senatore Claudio Lotito e il presidente della Lega Serie A, Lorenzo Casini, raccontavano, parlando al telefono con un deputato dal salotto della Federcalcio, la loro soddisfazione. Il motivo? Il maxi emendamento alla legge di Bilancio che permetterà di spalmare gran parte di quei soldi da qui al 2027: le squadre pensano al calciomercato di gennaio e intanto anziché pagare tutto il loro debito con lo Stato in un’unica soluzione, potranno saldare in 60 rate. Il ministro per lo Sport, Andrea Abodi, ha provato a difendere la scelta: “Nessuno sconto, nessun regalo. Le società sportive pagheranno tutto e nelle forme consentite agli altri, a 60 rate e con gli interessi: interveniamo per risolvere un problema nato nove mesi fa e affrontato rimandando”. Qualche società è pronta a chiudere le pendenze subito, entro la fine dell’anno. Qualcun altro, invece, faticherà nonostante il provvedimento perché pur accedendo alla rateizzazione bisogna essere in grado di pagare, subito, circa un quarto della cifra totale. In tutto si tratta di quasi 120 milioni e almeno 4-5 società di Serie A non hanno accantonato nemmeno un euro. Come non bastasse, le rate si sommeranno ai nuovi stipendi da pagare. Legittimo chiedersi: come faranno i club più in difficoltà, a cominciare da Sampdoria e Verona?