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Senza Totti, a Palermo tocca a Lamela. Burdisso: “Kjaer bravo, merita fiducia”

(La Repubblica – F.Ferrazza) Il ricordo per Osvaldo è stato respinto, Totti non sta bene, la Roma si aggrappa per forza di cose a Erik Lamela.

Redazione

(La Repubblica - F.Ferrazza) Il ricordo per Osvaldo è stato respinto, Totti non sta bene, la Roma si aggrappa per forza di cose a Erik Lamela.

Alle qualità del giovane argentino e a un attacco giovanissimo, poco più di sessant’anni in tre, con Borini e Bojan chiamati a fare la differenza in una situazione d’emergenza. Come detto le speranze romaniste di poter schierare Osvaldo domani a Palermo si sono infrante sulla Corte federale, che ha respinto il ricorso giallorosso, appesantendo una giornata già preoccupante per lo stop di Francesco Totti. Il capitano giallorosso si è bloccato nella parte finale dell’allenamento di ieri pomeriggio, a causa di un affaticamento muscolare alla coscia destra, avvertito dopo aver calciato in porta. Oggi, a poche ore dalla partenza per la Sicilia, ne verranno valutate le condizioni, ma da Trigoria sembrano piuttosto preoccupati. (...)

E così anche l’attacco, finora unico reparto a muoversi nell’abbondanza, si ritrova in apnea e con gli uomini contati. Inevitabile che Luis Enrique si aspetti qualcosa di più dai piedi di Lamela, giocatore che ha più volte difeso e spronato pubblicamente, convinto che possa avere una marcia in più. Se Totti non recuperasse, sarà lui a muoversi dietro a Bojan e Borini, tridente striminzito che potrà essere rimpastato in corsa solamente con l’inserimento di un centrocampista (no Pjanic, infortunato). In tutto questo da registrare il forfait di Taddei per un fastidio al polpaccio. Il brasiliano sarà sostituito da Rosi, con Jose Angel confermato a sinistra. Buone notizie sul fronte Burdisso: l’argentino ha ripreso a corricchiare sul campo e si mostra ottimismo, per un recupero ancora lungo. «La paura è un po’ passata — le sue parole al Romachannel — e tornare a correre cambia la prospettiva, non voglio comunque affrettare i tempi». Bello, poi, l’incoraggiamento per il collega in difficoltà, Kjaer. «È un ragazzo serissimo, ha pagato alcuni errori, ma ora deve dimostrare quello che vale».