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Sempre su Instagram, mai in campo. Juric rinuncia a Hummels e vince

Sempre su Instagram, mai in campo. Juric rinuncia a Hummels e vince - immagine 1
Il difensore tedesco ancora non è riuscito a giocare neanche un minuto con la maglia giallorossa
Redazione

Mats Hummels è un caso, scrive Marco Juric su La Repubblica. Il difensore tedesco ancora non è riuscito a giocare neanche un minuto con la maglia giallorossa. A distanza di quasi due mesi dal suo arrivo, il difensore tedesco ancora aspetta la sua occasione. Per mister Juric è solo una questione tecnica: “Lo vedo nella posizione di Ndicka e in questo momento la difesa sta rendendo molto bene. Ndicka si sta mettendo in mostra, questo tipo di gioco è l’ideale per lui. Non mi piace cambiare tanto in difesa e in questo momento è in vantaggio su Hummels”. Nessun altro motivo, assicura l’allenatore croato: “Anzi, gli devo dire grazie per come si sta comportando in questo momento. Allenamenti top, atteggiamento top. È colpa mia se non ha ancora giocato, non certo sua. Arriverà il suo momento e ci sarà molto utile”. I dubbi restano, soprattutto tra i tifosi che lo hanno acclamato al momento delle formazioni.

Come può un vice campione d’Europa non riuscire a trovare spazio in questa Roma? Neanche contro la Dinamo Kiev, battuta 1- 0 su rigore di Dovbyk. Nonostante il turnover e la mini emergenza difensiva, con Mancini febbricitante e Celik schierato da braccetto di destra. No, per Juric non c’era spazio per il tedesco. In questo momento Ndicka non può essere sostituito al centro della difesa e Hummels, secondo il croato, non può fare il braccetto.  Lo aveva promesso durante la pausa: “Giocherò in Europa League”. E ieri mattina, attraverso una storia Instagram, si diceva contento e sorridente dell’arrivo della partita convinto di partire da titolare. Niente, neanche a partita in corso con Juric che ha preferito tenere il quinto cambio piuttosto che modificare l’equilibrio difensivo con Celik-Ndicka-Hermoso.

Se gli atteggiamenti di Hummels non sono il motivo delle continue esclusioni, sicuramente il suo racconto social dell’avventura romanista non ha fatto piacere a Trigoria, allenatore compreso.

Al confine tra ironia e polemica, sottolineando più volte come non riesca a giocare con la maglia giallorossa. Due settimane fa la prima puntata, con una carrellata di foto in versione turista per le vie della Capitale, tra morsi al Trapizzino, selfie a Piazza di Spagna e foto in panchina con la Roma.