Un silenzio assordante. Il giorno della prevista prima convocazione dell'assemblea degli azionisti si trasforma in quello del silenzio, scrivono Mangini e Zaino su La Repubblica. Dopo le mail di ieri al Consiglio d'Amministrazione per fare pressioni in vista delle schermaglie con Massimo Ferrero, Alessandro Barnaba, in rappresentanza di Merlyn Partners, non si fa vivo e lascia scadere la proposta di ricapitalizzazione della Sampdoria, anche se, a livello informale, era filtrato negli scorsi giorni che in realtà il termine ultimo fissato per l'operazione era il 31 dicembre.
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Sampdoria, silenzio Meryln: eppur si muove. Affidata a Fienga la ricostruzione
Va detto però che Ferrero non vorrebbe liberare la Sampdoria. Il suo obiettivo è tornare alla guida della società a affidarsi alle operazioni di mercato (con conseguente ulteriore impoverimento della rosa) per salvare la squadra e il bilancio. Caputo,Sabiri, Bereszynski e Colley sono i candidati principali a cambiare maglia, ma siamo sempre a livello di contatti.
Barnaba resta un candidato per diventare proprietario della Sampdoria, il più avanti, quello maggiormente deciso, ma non l'unico. Ad ogni modo nel caso fosse Merlyn a rilevare il controllo della Samp, la gestione sarebbe affidata a Guido Fienga, ex CEO per due anni della Roma con uno stipendio da 2 milioni all'anno a partire dal 2019, dopo essere arrivato nella società capitolina per curare il progetto media nel 2013.
Candidato ad un ruolo di prestigio in Lega, 2 ver un periodo aveva esercitato, di fatto, anche il ruolo di direttore sportivo dopo la separazione, non indolore, del patron la separazione, non indolore, del patron Pallotta con Gianluca Petrachi. Assieme a Barnaba, Fienga ha guidato il passaggio di proprietà della Roma tra Pallotta e Friedkin e con il primo i rapporti si sono molto raffreddati dopo questa operazione.
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