L’estate è iniziata soltanto quattordici giorni fa ma per molti è già finita. Dal derby che ha regalato alla Roma il secondo posto sembra passata una vita, eppure quando oggi alle 9 la squadra giallorossa si ritroverà a Trigoria per dare inizio alla nuova stagione le facce saranno più o meno sempre le stesse. C’è ancora Garcia, nonostante le turbolenze di fine maggio con la società. C’è ancora Totti, alla ventitreesima stagione con la squadra del suo cuore. E nemmeno un volto nuovo a rinfrescare il clima dello spogliatoio, se non l’ex genoano Iago Falque,unico acquisto completato dall’agitatissimo ds Sabatini in questo primo mese di mercato. Che lui abbia scelto Dzeko non è un mistero («La Roma lo vuole», ha detto il direttore sportivo durante un evento a Perugia): la novità è che il bosniaco è stato “bloccato”: fino al 1 agosto infatti darà precedenza assoluta alla Roma, con cui ha un accordo per un quinquennale da 4,7mln a stagione. Se però per quella data il club non avrà chiuso il suo acquisto col City, che chiede 25 milioni ma si accontenterebbe di 20, si sentirà libero di trattare con chiunque.
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Roma, si riparte. Iago unica novità in attesa di Dzeko
In attesa del centravanti bosniaco la Roma si raduna con appena 14 titolari e orfana di 9 nazionali, tra cui Pjanic, DeRossi e Nainggolan
Intanto la Roma si raduna senza di lui, con appena 14 titolari e orfana di 9 nazionali, tra cui Pjanic, DeRossi e Nainggolan. Ma, dopo le cessioni di Bertolacci, Holebas, Viviani e Skorupski, più ricca di una trentina di milioni. In un’estate che la porterà prima a Pinzolo (da stasera a sabato), poi in Australia (amichevoli con Real e City) e persino in Indonesia,le vere novità - tra le cessioni saltate di Gervinho e Destro, e la scarsa disponibilità al trasloco di Cole e Doumbia - l’aspettano a Trigoria.
Già, perché aspettando Dzeko il nuovo “top player” è un preparatore: Darcy Norman, curriculum di campione del Mondo (eralo stratega della preparazione della Germania al Mondiale in Brasile) e stipendio da fuoriclasse, 500mila euro all’anno, per capirci quanto Zeman incassava dal Cagliari. E Norman ha preteso investimenti importanti per trasformare il centro sportivo romanista in un laboratorio all’avanguardia attraverso cui monitorare e organizzare la gestione fisica,medica, alimentare e fisioterapica della squadra. Un milione di euro per stravolgere la palestra del centro sportivo, arricchendola con enormi vetrate per assistere agli allenamenti e macchinari all’avanguardia, tra cui rilevatori biomeccanici per tenere sempre sotto controllo il peso, il sonno, l’alimentazione, lo stato di forma e il grado di allenamento dei calciatori: ne hanno già saggiato le potenzialità Castan e Strootman, che si sono visti rilevare anche piccole trasgressioni alimentari. In più, un calendario di allenamenti annuale, non settimanale, a cui ha dovuto adattarsi anche Garcia. Che vedrà travolto anche il proprio staff. Gli oltre trenta infortuni stagionali hanno infatti convinto Pallotta a ridisegnarel’organigramma di campo: oltre a Norman arriva il responsabile dei fisioterapisti Ed Lippie, ex dei Boston Celtics, il team manager Manolo Zubiria, ex responsabile dei diritti tv della Concacaf, e due uomini “scippati” alla Lazio, il match analyst Jesse Fioranelli, figlio del Fioranelli arrestato nel 2011 per il tentativo di scalata alla Roma, e l’osteopata Walter Martinelli. Manca invece il medico: per ora è aggregato Del Vescovo, che curava i giovani, si unirà un responsabile sanitario tedesco. Ma trovare la cura giusta per evitare la rimonta di Inter e Milan spetterà a Garcia.
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