"Sarò allenatore, dirigente e uomo dei Friedkin. Il fato mi ha rivoluto sulla panchina della Roma e non potevo dire no. Ma ci serve l’aiuto dei tifosi". Claudio Ranieri è stato un fiume in piena. Tanto serio quanto guascone nei toni, ma loquace ed ermetico a seconda dell’argomento. Sir Claudio ha parlato di tutto, spiegando come stanno le cose a Trigoria e nella testa dei Friedkin. A partire dagli errori commessi negli ultimi mesi: "Sono stato molto diretto con il presidente. Lui sa di aver sbagliato e per questo mi ha chiamato". Ranieri sarà allenatore e dirigente allo stesso tempo: "Sono un uomo di Friedkin e lavoreremo insieme per fare tutto nel miglior modo possibile". Domenica prossima - scrive Marco Juric su 'La Repubblica' - si torna in campo e la Roma affronterà il Napoli. Perché oltre al contorno c’è da pensare al campo. Ranieri partirà dalla testa dei calciatori: "Non è una questione di moduli, ma di giocatori: voglio atleti che sputino sangue sul campo, che non mollino mai. Non abbiamo tempo di sbagliare". Poi l’accorato appello:"Chiedo ai nostri tifosi di starci vicino, soprattutto in questo momento. Voglio una squadra e un pubblico coesi. Qui siamo una famiglia". Si è parlato anche di un possibile ingresso in società di Totti e De Rossi,"non chiudo le porte a nessuno, vediamo più avanti". Ma l’attenzione è stata anche su chi va in campo. A partire da Paulo Dybala: "L’ho detto al presidente, io faccio come mi pare, che sia chiaro. Non voglio sapere se ha o non ha clausole nel contratto".
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La Repubblica
Ranieri si presenta e chiede aiuto ai tifosi: “Sono tornato per sostenere i Friedkin”
Il tecnico giallorosso parla dell’ingresso in società di Totti e De Rossi: “Non chiudo le porte a nessuno, vedremo più avanti”. Poi l'elogio a Dybala: “Lui è di un’altra categoria. Magari potesse giocare sempre”
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