Stasera all’Olimpico Diego Perotti si prepara alla quarta trasformazione della sua carriera romanista: Spalletti, tra i tanti meriti che può scriversi da gennaio dello scorso anno a oggi, rivendica con particolare orgoglio quello di averlo trasformato in un calciatore totale: «Quando sono arrivato non aveva mai giocato in mezzo. E invece… ». E invece lo scorso anno è diventato il “falso nueve” intorno a cui ruotavano tutti.
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Perotti il camaleonte, ora svolta a destra. Montella: «Temo Lucio»
L'argentino, con Dzeko ed El Shaarawy (favorito su Peres) comporranno il tridente d'attacco per la sfida di questa sera contro il Milan
"In questo, complice l’esplosione di Dzeko, è tornato alle origini: a sinistra. A volte però è stato dirottato dall'allenatore dietro le punte. Da oggi proverà il brivido di giocare anche sulla destra. Gli era capitato a Siviglia e pure a Genova, ma sempre senza entusiasmo: dalla parte opposta può puntare, rientrare per il tiro o andare sul fondo per il cross. Ha più soluzioni. A destra no: perché nonostante le provocazioni di Spalletti su Salah («Se è in grado di fare anche venti minuti, lo porto anche domani sera») l’attaccante egiziano della Roma può al massimo sperare di recuperare per la Juventus. E allora l’allenatore ha deciso di promuovere al suo posto El Shaarawy: un po’ per cavalcarne la voglia di riscatto contro i rossoneri — già l’anno scorso a San Siro segnò uno dei 3 gol della Roma — un po’ perché metterlo fuori oggi vorrebbe dire togliergli autostima. In più, Bruno Peres, l’altro candidato a sostituire Salah, ha recuperato solo ieri da un affaticamento. E allora, per far posto sulla sinistra a “ElShaa”, Perotti verrà dirottato dalla parte opposta. Puntando sulla sua capacità di adattamento messa in mostra pure la stagione scorsa. E sulla sua capacità di stupire. Lui che, a febbraio scorso, decise con un gol la vittoria della Roma contro la Samp, l’ultima volta che si presentò a Roma da avversario Vincenzo Montella, come scrive Pinci su La Repubblica.
"Spalletti ora teme Montella e ammette: «Al Milan toglierei Montella». Altrettanto dice però del toscano l’allenatore rossonero, che le qualità del coach di Montespertoli le conosce benissimo: «Avrei tolto diversi giocatori alla Roma, ma se devo dire una persona da togliere ai giocatori direi Spalletti. L’ho studiato molto quando mi allenava, cercavo di capire come lavorasse».
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