Scarcerato Luca Parnasi, l’imprenditore arrestato il 13 giugno scorso nell’ambito dell’inchiesta sullo stadio della Roma: era ritenuto il fulcro di un sistema corruttivo. Il costruttore - riporta "La Repubblica" - dopo più di un mese in carcere era ai domiciliari: il gip Maria Paola Tomaselli ha disposto per lui l’obbligo di firma e di dimora a Roma. Parnasi da qualche tempo sta “collaborando” gli inquirenti che lo accusano di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione. Secondo il procuratore aggiunto Paolo Ielo e il sostituto Barbara Zuin che hanno coordinato le indagini dei carabinieri del nucleo investigativo, Parnasi e i suoi collaboratori, avrebbero tentato di “oliare” i vari passaggi dell’approvazione dell’impianto di Tor di Valle con una corruzione che il giudice aveva definito "sistemica".
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Parnasi libero ma dovrà stare nella Capitale
Disposto l'obbligo di firma ogni tre giorni e la dimora a Roma
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