È diventato un mantra in poche ore. Praticamente lo slogan motivazionale della vigilia di una sfida fondamentale, scrive Marco Juric su La Repubblica. "Mi fido dei mici giocatori e del mio stadio".Mourinho ha indicato la strada da percorrere. Senza ansie o paure, emozioni assenti nel dna del portoghese, soprattutto quando si entra nella sua zona di comfort. Quella europea, quella delle partite da dentro o fuori. "Sono tranquillo, ma è una tranquillità strana, che non è vera a 24 ore da una gara così", Perché i 90 minuti di Roma-Feyonoord valgono l'accesso alle semifinali e i giallorossi dovranno ribaltare l'1-0 dell'andata. Saranno oltre 65.000 sugli spalti dell'Olimpico al 29esimo sold out e tutti sperano ci sia anche Dybala. "Non so se può giocare dal primo minuto - ammette con un pizzico di pretattica - l'allenamento di mercoledi è stato a bassa intensità, ma abbiamo deciso di dare a Paulo altre 24 ore prima di capire se può giocare. A poche ore dalla partita faremo qualcosa di intenso per capire se sarà in campo o in panchina". Serve ribaltare il risultato: "Abbiamo bisogno di segnare due gol. Quello che so è che dobbiamo segnare più del Feyenoord, non importa se all'inizio o nei tempi supplementari". Con la forza di uno Stadio Olimpico completamente colorato di giallorosso. Il ciub da giorni sta chiedendo ai tifosi di portare una sciarpa o una bandiera. Perché a caricare l'ambiente ci ha pensato l'allenatore portoghese: "Abbiamo una squadra in fiducia e uno stadio da 67mila persone. Non vogliono stare lì solo per battere le mani o per sventolare una bandiera, vogliano giocare la partita. Hanno giocato già altre partite con noi. Ho fiducia nei miei giocatori e nel mio stadio".
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