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Ljajic: c’è anche la firma. Gervinho: “Per me è un passo avanti”

(repubblica.it) – E’ finalmente il giorno di Adem Ljajic. Il serbo ha effettuato le visite mediche per poi diventare ufficialmente un nuovo giocatore del club giallorosso.

Redazione

(repubblica.it)- E' finalmente il giorno di Adem Ljajic. Il serbo ha effettuato le visite mediche per poi diventare ufficialmente un nuovo giocatore del club giallorosso. Maglietta bianca e occhiali da sole, il talentuoso attaccante serbo non ha voluto rilasciare dichiarazioni, si è limitato soltanto ad un "Forza Roma". Per lui contratto di 4 anni a circa 2 milioni a stagione. Alla Fiorentina11 milioni più quattro di bonus. Per lui è pronta la maglia numero 8 lasciata libera da LamelaL'argentino è volato a Londra, domani visite mediche e firma del contratto con il club inglese. La Roma ne ha intanto ufficializzato la cessione per 30 milioni più 5 di bonus: ''Sono orgoglioso di aver giocato con la maglia della Roma. Spero un giorno di tornare" ha detto Lamela prima di imbarcarsi per Londra. "Forse non sono riuscito ad esprimere tutto ciò che avrei voluto e potuto fare. E' anche vero che a livello di squadra ci è mancato qualcosa. Spero che quest'anno vada meglio. Ho visto che i ragazzi hanno tutti tanta voglia di far bene. Li ho visti molto concentrati. Auguro alla società, all'allenatore e ai compagni di squadra (Lamela non li chiama ancora ex, ndr) di andare il più avanti possibile. Per quanto mi riguarda mi auguro ora di fare bene anche a Londra con il Tottenham. Io sono pronto".

IL GIORNO DI GERVINHO - "Sono qui perché la Roma è un grande club, non è assolutamente un passo indietro per la mia carriera". La presentazione a esordio già avvenuto è un classico degli ultimi anni, con il mercato aperto a lungo e gli impegni ufficiali che non danno tregua: tale sorte spetta anche a Gervinho, l'esterno che la Roma ha acquistato dall'Arsenal e che già a Livorno ha debuttato in maglia giallorossa, anche se soltanto a partita in corso. L'ivoriano non risparmia qualche frecciatina nei confronti del suo vecchio tecnico, Arsene Wenger. "Ha detto che mi mancava la fiducia? Lo rispetto e sono contento di aver giocato per lui, tuttavia è difficile giudicare quello che ha detto: non si tratta soltanto di fiducia, non ho mai avuto modo di giocare più partite".

FELICE CON RUDI - Tutt'altra storia, invece, con Rudi Garcia, agli ordini del quale ha già giocato in Francia, con il Lille. "Ho sempre avuto un bellissimo rapporto con lui, mi ha costantemente dato fiducia. Il mister è una persona intelligente ed è stato importante per la mia carriera, di lui posso dire solo cose positive, l'ho anche trovato più evoluto rispetto a 3 anni fa. Non mi ha dato nessuna garanzia, so di dover lavorare duro per ottenere il posto da titolare, conoscere Garcia non è un vantaggio. Giocherò soltanto se riuscirò a convincerlo in settimana. Sono cosciente di dover ancora migliorare fisicamente, non sono al 100%". L'ex ala dei Gunners non crede a una Roma ridimensionata dal mercato. "Abbiamo perso giocatori importanti ma ne sono arrivati altri. La squadra è buona, l'attacco è di alto livello. Possiamo fare cose importanti, siamo molto ambiziosi. Ljajic? Non lo conoscevo ma sento che potremo fare cose importanti assieme".

UN ONORE GIOCARE CON TOTTI - L'ivoriano si mette a completa disposizione di Garcia: "Non ho alcuna preferenza sul mio ruolo. Posso giocare esterno e al centro, dipenderà dal mister e dalle esigenze di partita. A Livorno sono rimasto in panchina all'inizio, è vero, non so se è stata una scelta tecnica o fisica ma non importa, sono contento che la squadra abbia iniziato con una vittoria. In campo nessuna sorpresa, non ho sentito l'emozione dell'esordio in Italia". Oltre a Ljajic, Gervinho avrà Totti come compagno di reparto: parole al miele nei confronti del capitano giallorosso. "Giocare con lui è un onore, lo vedevo in televisione quando ancora ero in Africa, per me è un piacere poter stare con lui anche nella vita di tutti i giorni". Il debutto casalingo, in programma domenica contro l'Hellas Verona, vedrà la Curva Sud chiusa per gli ululati a Balotelli di fine campionato scorso: il fantasista non si sottrae alle domande sul razzismo: "Non è mai facile per i giocatori affrontare episodi del genere, confido molto nel lavoro che sta facendo la Fifa in questo senso. Spero che i tifosi prendano coscienza della gravità della situazione".