rassegna stampa roma

L’errore di Wallace e quei difensori che non spazzano più

Neanche Simone Inzaghi ha saputo spiegare l'azione del suo difensore: "Forse aveva una mezza idea di rientrare col tacco"

Redazione

Neanche Simone Inzaghi ha capito bene cosa volesse fare: «Forse aveva una mezza idea di rientrare col tacco...». L’errore di Wallaceche ha acceso la Roma e condannato la Lazio nel derby non si può guardare neppure e a distanza di ore, ferisce non soltanto i tifosi biancocelesti che l’hanno pagato carissimo, non soltanto i compagni di squadra che di fatto non sono più riusciti a rimettersi in carreggiata. Nessuno insegna più a difendere, non esistono più gli specialisti, mancano i Nesta, i Cannavaro, i Costacurta e, per restare in Brasile, gli Aldair. Per non tornare addirittura più indietro, ai liberi d’arte come Beckenbauer, Krol, Baresi e Di Bartolomei. La messe di difensori brasiliani sparsi per il pianeta ha illuso, è tuttora un prepotente inganno che pesa sui destini di molte squadre che hanno in rosa personaggi lodevoli per l’entusiasmo ma carenti in qualità. Si presentano con piedi discreti, come Thiago Silva e David Luiz, qualcuno garantisce velocità eccessive, come Marquinhos, altri approfittano del trend e affidandosi a un buon procuratore ottengono contratti e conquistano credibilità. Qualche difensore, per un attimo, si crede Messi, come riporta Sisti su La Repubblica. Ci vuole ben altro in ogni caso per risolvere un problema al limite dell’area, per gestire le continue emergenze di una partita, che sono infinite e che nel 2016 bisogna affrontare al doppio della velocità di un tempo, velocità di testa più che di piedi, specie se dietro hai Dzeko e davanti Strootman, soprattutto se tu sei praticamente fermo e di contro l’olandese vola. Il brasiliano è, di conseguenza entrato nel museo degli errori dei derby romani, dove incontrerà Negro, Lanna e tutti gli altri heartbreakers delle rispettive fazioni. Con loro si fermerà magari a parlare del più e del meno.