Il nuovo proprietario della Roma Dan Friedkin ha una caratteristica che lo rende profondamente diverso dal suo predecessore James Pallotta: ama scegliere in prima persona. Fino a oggi, si è avvalso dei consigli di molti. Poi, però, usa la propria testa. Ogni incontro per il futuro della Roma, aveva un roster di partecipanti asciutto e inderogabile. Dan, il figlio Ryan, il braccio destro Marc Watts ed Eric Williamson, il vice presidente della sezione sviluppo del Friedkin Group. Il business Roma è in mano al quadrumvirato di Houston, loro decidono, gli altri eseguono, scrive Pinci su La Repubblica.
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Le scelte della Roma in mano ai quattro uomini di Houston
Dan Friedkin deciderà su manager, tecnico mercato con il figlio e due consiglieri
Friedkin ha avviato una serie di contatti istituzionali, incontrando prima del lockdown Andrea Agnelli, presidente della Juve ma, soprattutto, dell’Associazione dei club europei, e stabilito un contatto diretto con il presidente del Coni, Giovanni Malagò. Ha incontrato Umberto Gandini, ex ad romanista, per parlare del club (e magari sondarlo per un ruolo) e persino Radovan Vitek che ha in mano il business dello stadio con un accordo di massima per rilevare l’area di Tor di Valle. L’unica certezza per ora è il primo acquisto: Pedro Rodriguez. Ha lasciato il Chelsea e ha firmato un pre accordo con i giallorossi.
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